La società Venezia Calcio a 5, a tutela della propria immagine e in nessun modo a giustificazione (nemmeno parziale) di quanto accaduto, ritiene doverose alcune precisazioni dopo le notizie apparse sui media con riferimento al convulso “ultimo minuto di gioco” della gara Franco Gomme-Napoli giocata mercoledì 13 marzo 2013 al Palacosmet di Dolo.
Nell’immediato post partita (nonché telefonicamente all’indomani, più volte nel corso della giornata) la società si è sinceramente scusata con dirigenti, tecnici e giocatori del Napoli Calcio a 5 per il comportamento inammissibile tenuto da un gruppo molto ristretto di tifosi, con una condotta maleducata e verbalmente offensiva cui i dirigenti lagunari hanno cercato ripetutamente di porre fine (purtroppo invano, non potendo contare sulla presenza in loco delle Forze dell’ordine, chiamate e giunte al palasport per il caos finale) durante la serata. Il finale di gara – rete del 5-5 a 27’’ dal termine segnata dal Napoli con un giocatore veneziano a terra dopo un duro colpo ricevuto da un avversario, e gol del definitivo 6-5 lagunare appena 10’’ dopo – hanno contribuito ad accrescere il nervosismo in tribuna e in campo, con reciproche offese e provocazioni che il Venezia C5 censura accettando senza obiezioni le sanzioni (comminate dal Giudice Sportivo ad entrambi i club) dopo essersi adoperato in tutti i modi per farle cessare.
Tuttavia, alla luce degli sforzi fatti, il Venezia C5 si rammarica e rigetta con la massima risolutezza ogni altra ricostruzione, ricondotta troppo frettolosamente da taluni a presunte discriminazioni razziali che da sempre non appartengono all’ambiente arancioneroverde. In particolare, per correttezza di cronaca, il discusso “bidone per l’immondizia” calciato e rovesciato da un tifoso lagunare, in un gesto di nervosismo prima e di esultanza poi, era posizionato a bordo campo accanto alla panchina veneziana: quindi, al contrario di quanto riportato da alcuni organi di comunicazione (purtroppo senza verificare realmente l’accaduto, avendo preso evidentemente per buona la prima ricostruzione pervenuta “per sentito dire”), non c’è stato nessun “lancio” del bidone dagli spalti, né alcuna premeditazione in un gesto comunque grave ma del tutto slegato da qualsivoglia intento di “offesa razziale”.
Infine, il Venezia C5 esprime tutto il proprio disappunto per come alcune testate giornalistiche di rilevanza nazionale e dalla grande diffusione oltre che autorevolezza, hanno enfatizzato e ricostruito l’episodio incuranti del dovere etico-professionale di verificare i fatti con tutti i soggetti coinvolti (come fatto correttamente da alcuni quotidiani locali), nella caso specifico il Venezia C5 e non solo il Napoli C5. Sorprendono e amareggiano altresì le dichiarazioni rilasciate – sempre alle medesime testate nazionali – anche da rappresentanti delle Istituzioni della Città di Napoli facendo cenno (su quali basi?) a non meglio precisate “intimidazioni” che da parte veneziana sicuramente non ci sono mai state. Il Venezia C5, deplorando una volta ancora il comportamento offensivo di un gruppo ristretto dei propri tifosi, auspica che tutte le componenti abbiano a cuore la corretta informazione – che auspichiamo vogliano dare il medesimo risalto al presente comunicato stampa – per non alimentare ulteriormente nel mondo sportivo polemiche dannose e, peraltro, infondate.
Venezia Calcio a 5 S.S.D. a R.L.