Finisce subito il sogno Coppa Italia della DHS Napoli C5 Under 21. Gli azzurrini non riescono ad imitare i fratelli maggiori e si fermano ai quarti di finale, battuti per 4-1 dalla Luparense. Sbagliato l’approccio al match, subito sotto per 3-0, gli azzurri nella ripresa non riescono a tornare in partita.
Inizio shock Gli azzurri scendono in campo contratti e nervosi. La Luparense, invece, entra subito con la testa giusta sul match e crea un paio di ottime occasioni per sbloccare il match. Fabinho prima fa le prove generali, poi trova un gran gol: colpo sotto su Simeone e il vantaggio è servito. Il Napoli prova a reagire con le palle inattive: Pipolo trova D’Ammora davanti a Morassi, che però chiude la porta. Al 6’ la Luparense trova ancora una gran giocata: stavolta è Caverzan, con un gran sinistro dal limite, a valicare il muro della difesa napoletana. Gli azzurri accusano il colpo e per qualche minuto giocano in evidente soggezione. Al 14’ Bertollo finalizza una transizione veloce e porta la Luparense sul triplo vantaggio. La gara diventa un Everest da scalare, ma i ragazzi di Polidoro non di disuniscono e con pazienza provano a rimettere in piedi la partita. Negli ultimi cinque minuti effettivi c’è solo una squadra in campo. E’ Morassi a tenere immacolata la sua porta con due interventi da campione su Milucci e Pipolo. Va vicinissimo al 3-1 anche Calabrese, che a più riprese non trova la deviazione vincente. 3-0 e tutti al riposo.
Sogno infranto Negli spogliatoi Polidoro prova a scuotere i suoi. Al ritorno in campo, però, ci vuole una gran parata di Simeone su Bertollo per sollevare la pietra tombale sul match. Da qui in avanti il Napoli torna a crederci, ma è costretto a giocare in modo aggressivo. Così gli arbitri, che pure nella prima frazione avevano adottato un metro di giudizio permissivo, riempiono presto la casella dei falli. Galletto si prende il giallo, va peggio ad Arillo che, già ammonito nella prima frazione per un presunto fallo di simulazione, commette la seconda infrazione grave e va sotto la doccia. In inferiorità numerica il Napoli stringe i denti, aggrappandosi alla partita. Le palle inattive, specialità della casa, non regalano il gol. Al 10’, poi, Pazzi commette il sesto fallo. Dal dischetto va Fabinho, Simeone usa tutto il suo metro e novanta per respingere la conclusione. Al minuto undici si riaccende la fiammella della speranza: Galletto fa tutto da solo, va in uno contro uno e libera il sinistro. Stavolta Morassi non ci arriva. Sul 3-1 gli azzurri ci credono davvero. Secchieri manda sulla traversa il secondo tiro libero, mentre gli arbitri continuano a gestire il match con poca oculatezza. Ci sarebbero almeno un paio di rigori: uno su Pipolo, che viene fermato da Morassi in area, un altro per fallo di mano abbastanza evidente. Ma gli arbitri lasciano correre. Così come corre il cronometro. Milucci potrebbe riaprirla, ma trova per la seconda volta un legno a dirgli di no. A Polidoro non resta che giocarsi la carta del portiere di movimento con D’Ammora: il Napoli crea ma Morassi ha deciso di blindare il match. Così, a poco più di un minuto dalla fine, De Luca trova il gol che chiude definitivamente i conti e fa calare il sipario sul sogno azzurro.
Sala stampa Loris Polidoro non costruisce alibi: “La gara l’abbiamo persa in avvio, perché non siamo entrati in campo con la giusta concentrazione. Nel primo tempo abbiamo pensato a giocare ognuno per sé stesso, e non per la squadra. Nella ripresa le cose sono andate decisamente meglio, ma purtroppo ci è mancato l’episodio giusto per provare a riaprirla davvero. Ringrazio comunque i ragazzi per essere arrivati fin qui – conclude il tecnico – ci tenevamo ad arrivare il più lontano possibile, non ci siamo riusciti ma la nostra stagione non finisce qui. Ora l’obiettivo è la poule scudetto e questa Final Eight entra nel bagaglio delle nostre esperienze”.
Riprende il concetto espresso dal suo tecnico anche il capitano azzurro Antonio Pipolo: “In queste gare da dentro o fuori non si può sbagliare l’approccio alla partita – commenta l’universale napoletano – e nei primi minuti abbiamo fatto il contrario di quello che il mister ci aveva chiesto. Nella ripresa abbiamo provato a riaprirla ma non è bastato. Gli arbitri? Oggi non sono stati i migliori in campo. Purtroppo hanno commesso due, tre errori importanti. C’erano un paio di rigori, uno netto su di me. Ma anche loro possono sbagliare. Torniamo ad allenarci bene e a preparare i play-off scudetto”.
ALTER EGO LUPARENSE-DHS NAPOLI 4-1 (3-0 p.t.)
ALTER EGO LUPARENSE: Morassi, Caverzan, Bertollo, Baron, Fabinho, Secchieri, Pinton, Shala, De Luca, Beltrame, Scalone, Marin. All. Marani
DHS NAPOLI: Simeone, Galletto, D’Ammora, Milucci, Pipolo, Pazzi, Calabrese, Murolo, Arillo, D’Avalos, Campolongo, Brancati. All. Polidoro
MARCATORI: 3’13” p.t. Fabinho (L), 5’49” Caverzan (L), 13’37” Bertollo (L); 11’09” s.t. Galletto (N), 18’56” De Luca (L)
AMMONITI: Galletto (N), Pazzi (N)
ESPULSI: 6’27” s.t. Arillo (N) per doppia ammonizione
ARBITRI: Tullio Graziano (Palermo), Massimo Tariciotti (Ciampino) CRONO: Gabrio Scarpetti (San Benedetto del Tronto)
UFFICIO STAMPA DHS NAPOLI