Riceviamo e pubblichiamo la risposta del Futsal Ischia alle dichiarazioni di Antonio Rinaldi, estremo difensore dell’Atletico Chiaiano.
In merito alla lettera inviata alla redazione Punto 5 dal portiere dell’Atletico Chiaiano Antonio Rinaldi (https://punto5.it/news/14-04-2016/serie-c2/122620/atletico-chiaiano-le-precisazioni-di-antonio-rinaldi-sui-fatti-di-ischia/), la Futsal Ischia risponde con quanto segue. Escludiamo i primi due-tre episodi riportati perché crediamo che scaramucce tra giocatori siano frequenti in tutte le gare e ci focalizziamo sull’ultimo episodio che tanto ha turbato il portiere del Chiaiano. Un nostro calciatore si scontra in un contrasto spalla a spalla con un avversario, un contatto del tutto fortuito e certamente non voluto. Un giocatore avversario rifila un calcione al nostro tesserato. E’ stato tale gesto, infatti, a far accendere gli animi. Dalla panchina ci si era alzati con l’intenzione di dividere i giocatori coinvolti in questo episodio, ma come spesso accade la situazione è peggiorata. Certamente non tutti i nostri tesserati si sono comportati in maniera ortodossa, ma da qui a dire che il nostro allenatore Di Iorio sia entrato in campo per scagliarsi contro il giocatore avversario, bhé ci sembra un po’ troppo. Non c’è bisogno di dire altro sul nostro tecnico, per lui parlano la stima che ha su tanti campi della Campania. Riguardo poi ai presunti sputi del pubblico, vogliamo ricordare che un calciatore del Chiaiano (l’autore del “bel” calcio rifilato al nostro giocatore), ha pensato bene di avere parole di apprezzamento per le sorelle dei nostri tifosi, esternando i complimenti ad alta voce. Detto ciò, nonostante siamo stati costretti a dover rispondere ad accuse fuori luogo, non vogliamo assolutamente dire attraverso queste righe che il comportamento dei nostri tesserati (e dei nostri tifosi) sia stato impeccabile, anzi. A perderci, sabato pomeriggio, è stato sicuramente lo sport. Dal nostro comunicato stampa ci era sembrato giusto evitare di dover raccontare fatti che non hanno nulla a che vedere con questo sport, sarebbe stato un brutto biglietto da visita per questa disciplina che già attrae pochi appassionati. Ad ogni modo, piuttosto che riportare la nostra versione accusando il Chiaiano, ci era sembrato opportuno tacere. Quello che accade in campo finisce in campo. A maggior ragione se le responsabilità siano imputabili ad entrambe le compagini. Prima di accusare gli altri bisogna sempre assicurarsi di avere la coscienza a posto e non ci sembra questo il caso. Quindi abbassiamo i toni, tutti.