Quattromila cuori azzurri al Palabarbuto per vedere un grandissimo spettacolo di calcio a 5. E' stata una settimana intensa, ricca di appuntamenti per promuovere l'evento Italia-Spagna in ogni angolo della città dove fosse possibile perché in certe occasioni è fondamentale il messaggio. L'importanza di farci conoscere anche al di fuori dei nostri confini mediatici grazie al lavoro dell'Ufficio Stampa della Divisione calcio a 5 in collaborazione con la Sportform e la redazione di Punto 5, il privilegio di avere un personaggio di spicco come Gianni Rivera alla conferenza stampa di presentazione, l'onore della presenza di Ciro Ferrara, commissario tecnico della Nazionale di calcio Under 21, simbolo dello sport napoletano, con una straordinaria iniziativa benefica che ha coinvolto i meravigliosi bambini di Scampia. Il loro calore ha avvolto le tribune del Palabarbuto e in tantissimi non si sono fatti sfuggire l'opportunità di vedere il meglio del futsal mondiale. Napoli ha vinto con la sua organizzazione, perché non è mai semplice riuscire a realizzare tante cose insieme, dal successo del clinic, alle tante iniziative collaterali fino alla partita ricca di emozioni e di pubblico. E ha avuto ragione anche il c.t. Menichelli, perché l'Italia di ieri, quella che ha saputo giocare con grande spirito di sacrificio contro le Furie Rosse è l'emblema di un gruppo che realmente sta crescendo. Non si poteva certo pretendere di vedere una squadra all'arma bianca, di essere alla pari contro chi ha dettato legge al Grand Prix in Brasile davanti a 6mila persone. Sono stati solo 8 minuti di paura, in cui si è sbagliato anche qualche passaggio elementare di troppo, inducendo quasi al gol la Spagna. Poi la magia di Vampeta è come se avesse acceso una luce, quella idea maturata in ogni giocatore che nessuno è imbattibile, quella determinazione che ha fatto accorciare gli spazi, andare a pressare anche gli avversari a tratti nella loro metà campo, dare consapevolezza della giocata a chi i numeri per saltare l'uomo li ha tutti, provare la conclusione in porta, difendersi con intelligenza. Ad onor del vero gli spagnoli hanno fallito anche qualche clamorosa palla gol, ma ci mancherebbe che non fosse così. Abbiamo visto un super Mammarella tra i pali, ma è stata fondamentale la reazione, la capacità di essere sempre in partita mentalmente, dal 10° del primo tempo in poi e, soprattutto, l'Italia non è stata a guardare, creando palle gol e mostrando grande personalità. E' la vittoria di Menichelli e del suo lavoro perché un pareggio contro la Spagna era un risultato quasi impensabile. Oggi si replica con la speranza di fare un'altra bella partita, ma parafrasando appena un detto di Piero Chiambretti… comunque vada è già un successo.