Oggi intervistiamo Pasquale De Luca, laterale offensivo, classe 1982, proveniente dal Napoli con la formula del prestito con diritto di riscatto. Vecchia conoscenza dello Scafati S. Maria, De Luca ha militato nelle massime categorie di Calcio a 5.
Parliamo della sconfitta di sabato scorso contro la Meco Potenza, in campo non c’era lo Scafati S. Maria che siamo abituati a vedere, come mai?
L’approccio alla gara è stato buono, ma a fine primo tempo abbiamo subito un goal che invece di scuoterci ha sortito l’effetto contrario. Nella ripresa siamo entrati in campo un po’ scarichi e loro ne hanno approfittato, di qui la partita si è messa abbastanza male e non siamo stati capaci di riprenderla, per mancanza di concentrazione, ma soprattutto di determinazione.
Due sconfitte consecutive, una esterna contro la Cogianco, l’altra in casa contro la Meco Potenza, il sogno Final Eight si allontana?
C’è ancora un minimo di speranza, però con questa sconfitta in casa il sogno di arrivare in Coppa Italia si è allontanato. Ci speriamo ancora, ma adesso pensiamo a fare più punti possibile per metterci al sicuro nel campionato, poi se arriverà qualcos’altro ne saremo contenti.
Nella gara che avete disputato contro la Cogianco, seppur perdendo, siete stati protagonisti di una buona prestazione, a differenza di quella contro la Meco Potenza.
Quella partita era sotto certi punti quasi un regalo per noi, perché la Cogianco, a mio parere, è una squadra di serie A che punta in alto, composta da giocatori di grande livello. Quindi c’è stato uno stimolo in più e abbiamo giocato bene, anche se il risultato ci ha condannato duramente.
Siamo quasi alla fine del girone di andata, che campionato ha disputato fino adesso lo Scafati S. Maria?
Gli obiettivi della società sono in linea con quelli della squadra, noi puntiamo alla salvezza, poi se viene qualcosa di più importante ce lo prenderemo. Comunque il campionato sta andando più che bene, anche oltre le aspettative e queste due sconfitte devono farci riflettere e darci la spinta per lavorare sempre di più.
Sei arrivato da poco in questa squadra, qual è stata la tua prima impressione?
L’impressione è di aver trovato una società sana e un gruppo forte che vuole emergere. I ragazzi sono molto disponibili e mi hanno accolto bene, così come tutto lo staff, anche se queste due sconfitte hanno scosso un po’ l’ambiente.
Hai già giocato in questa squadra qualche anno fa, cosa ti ha spinto a tornare?
Innanzitutto con i presidenti c’è sempre stato un ottimo rapporto, poi grazie all’avvocato Cardillo ho avuto l’opportunità di giocare in serie A e questo ha fatto sì che lo Scafati si accorgesse nuovamente di me. Ringrazio la squadra e soprattutto Stefano Salviati che mi ha dato l’ opportunità di tornare, ho ritrovato i miei vecchi amici Amirante, Botta, Mele e Fabbrini che conosco da tempo.
Cosa hai trovato di diverso?
All’epoca era una società che stava emergendo e oggi credo che nonostante sia affermata voglia affermarsi ancor di più. Inizialmente era una società che voleva capire come funzionava questo ambiente, adesso sa cosa vuole e sa a cosa ambire.
Secondo te qual è il punto di forza dello Scafati S. Maria?
Due sono secondo me i punti di forza di questa società: il gruppo e il Presidente, da cui dipende tutto.
Sabato disputerete la gara di recupero contro il Cs Giovanile, partita giusta per rilanciarsi?
Deve essere per forza la partita giusta, perché dobbiamo rimediare alla brutta figura fatta in casa. Dobbiamo riscattarci e guadagnare i tre punti per toglierci da questa classifica che è un po’ più preoccupante.
Quali sono i tuoi propositi per questa stagione?
I miei obiettivi sono quelli della società, ovvero la salvezza, tutto il resto è un di più. Penso che ci siano tutti i propositi per salvarci e se avremo la possibilità di andare oltre ci proveremo fino e la fine.
Sara Incarnato
Ufficio stampa Scafati S.Maria