Il nostro protagonista della settimana è il direttore sportivo Stefano Salviati, lo intervistiamo in una fase cruciale del campionato, a cinque partite dalla fine. Un’intervista a tutto tondo, dal settore giovanile fino ad arrivare alla prima squadra.
Partiamo dal campionato Juniores, avete chiuso la regular season in testa con una sola sconfitta, soddisfatto?
Si sono molto contento perché abbiamo mantenuto l’obiettivo fissato ad inizio stagione e cioè quello di vincere il girone. Adesso viene il difficile, confermarsi nei play off prima all’interno del nostro girone e poi speriamo con le squadre degli altri gironi. Stiamo rispettando il ruolino di marcia e sono soddisfatto sia per il lavoro di mister Cascone che per quello dei ragazzi.
Come vi state preparando a disputare i play-off?
I ragazzi stanno approfittando di questo periodo di pausa per recuperare fisicamente e si stanno preparando come sempre con allenamenti ben precisi sulla tattica.
Quali sono secondo te le squadre più temibili?
Se riusciamo a superare i play-off nel nostro girone, partiamo svantaggiati, perché ci sono i campioni d’Italia che sicuramente passeranno ovvero il Napoli Ma. Ma. e il Napoli C5 che ha un ottimo settore giovanile.
Qual è la tua opinione sul campionato che ha disputato l’Under 21?
Anche in questo caso abbiamo rispettato l’obiettivo di inizio stagione perché avendo davanti un Napoli Ma. Ma. con quattro italo-brasiliani era molto difficile immaginare di poter vincere. Anche se devo dire che abbiamo perso delle buone occasioni, perché ad un certo punto il Napoli Ma. Ma. ha avuto un calo tecnico e noi non abbiamo saputo sfruttare il momento. Inoltre rimane un pizzico di rammarico perché siamo usciti troppo presto dalla Coppa Italia. Comunque nel contempo sono rimasto contento del lavoro di mister Sansone e dei ragazzi.
Quest’anno nuova esperienza per lo Scafati S. Maria con l’esordio della categoria “Allievi” com’è nata questa idea e come sta andando?
Credo sia giusto che si faccia un buon lavoro anche con i più piccoli, questo è un evento storico per la società Scafati S. Maria e aldilà delle sconfitte, l’importante era iniziare questo nuovo cammino che rappresenta il futuro di questo sport. Diamo una grossa importanza a questa categoria, lo dimostra il fatto che abbiamo scelto come allenatore mister Pierrotti. L’anno prossimo ci organizzeremo ancora meglio, con una scuola calcio a 5 più grande e punteremo a qualcosa in più.
Passiamo alla prima squadra, sabato scorso avete perso contro il Napoli C5, che gara è stata?
Il risultato lascia il tempo che trova, perché quello che più balza agli occhi è la prestazione deludente di alcuni ragazzi. Devo dire che sono molto deluso, la società non merita questo trattamento, abbiamo perso partite che potevamo vincere tranquillamente e a quest’ora potevamo stare a programmare la prossima stagione, invece rischiamo di buttare tutto all’aria.
Con questa sconfitta avete messo seriamente a rischio la possibilità di raggiungere la salvezza diretta, com’è il morale della squadra?
Lo stato d’animo non è tra i migliori, perché ovviamente i ragazzi ci tengono alla permanenza in questa categoria e alla società, ma purtroppo sono deluso per l’atteggiamento che hanno avuto in queste ultime partite. Non siamo riusciti ad avere continuità, inoltre c’è qualcuno che avrebbe dovuto fare la differenza e non l’ha fatta e il dispiacere principale è per mister Pierrotti che è un grande professionista, ma ancor prima è per la società che non fa mancare niente a questi ragazzi.
Nelle ultime gare abbiamo visto scendere in campo uno Scafati diverso dalle quello di inizio stagione, sicuramente meno combattivo e determinato, cosa è successo?
Sinceramente la difficoltà mia e del mister sta proprio nel non riuscire a trovare una spiegazione a questa cosa, visto che a differenza di altre società, noi non abbiamo problemi di alcun tipo, né economici né organizzativi e il gruppo è unito. I ragazzi durante la settimana si allenano al meglio, poi subiscono una metamorfosi dall’allenamento alla partita del sabato. Forse l’unica spiegazione che ci può essere è il carico di responsabilità che questi ragazzi non sanno prendersi. In questa stagione, non ci sono stati elementi di disturbo ogni ragazzo è stato scelto da me e dal mister, quindi abbiano un pò di riconoscenza. Alla fine si tirano le somme ma la responsabilità maggiore sarà la mia, nel bene e nel male.
Mancano cinque partite alla fine del campionato, cosa ti auguri?
Spero che i ragazzi capiscano il problema e lo risolvano, perché noi come società ci siamo stancati di parlare, quindi devono farsi un esame di coscienza, abbiamo ancora una piccola possibilità di evitare i play-out, c’è bisogno di un grande finale di campionato, a partire da sabato, è difficile ma abbiamo l’obbligo di provarci.
Qual’è il consiglio che vuoi dare ai ragazzi per affrontare questo finale di stagione che si preannuncia tutt’altro che facile?
Quello che voglio dirgli è che nessuno di loro deve sentirsi arrivato e che devono riuscire a trovare la tranquillità prima interiore e poi in mezzo al campo, con lucidità, senza affannarsi e creare patemi inutili.
Chi tra tutti i giocatori dello Scafati S. Maria sta dando maggiori soddisfazioni e da chi invece ci si aspettava qualcosa in più?
La soddisfazione maggiore di quest’anno per me è Milucci che sta dando davvero tantissimo ed è un ragazzo che rimane sempre con i piedi per terra, poi ci sono i soliti Botta e Amirante, per il resto devo dire che mi aspettavo di più da alcuni brasiliani e da Fabbrini, ma sono sicuro che già dalla prossima gara mi vorranno contraddire.
Un pensiero per gli sponsor
Noi viviamo grazie agli sponsor che ci permettono di andare avanti ed io vorrei regalargli qualche risultato in più, specialmente con la prima squadra. Credo però che si possano ritenere soddisfatti per il rispetto che la società e tutto lo staff ha per loro, li ringrazio per l’apporto che ci danno e spero continueranno a darci anche in futuro.
Sara Incarnato
Ufficio Stampa Scafati S. Maria