Scalpita anche il calcio a 5. Interrotto il contatto con il parquet come i pallanuotisti con la piscina. Un anno fa la cavalcata trionfale, culminata con la promozione in serie A2. La lunga marcia verso il salto di categoria in A1 sospesa e rinviata. Il sogno, solo interrotto per l’emergenza da Covid-19, non finisce.
L’ultima gara del Futsal Fuorigrotta risale al 4 marzo contro la Lazio al PalaCercola. Poi lo stop forzato dei campionati e il rinvio della Final Four di Coppa Italia. In teoria la regular season si sarebbe dovuta completare entro il 25 aprile, a seguire lo spettacolo dei playoff. Ancora quattro match da disputare contro Ciampino e Mirafin in trasferta e Cioli Feros e Torfit Castelfidardo tra le mura amiche. Bloccato l’avvincente duello tra le due campane: la capolista Real San Giuseppe, a quota 61 punti, e il club biancazzurro del presidente Serafino Perugino a 51. In stand-by anche il confronto a suon di gol tra i due bomber Leandro Moreira Chimanguinho (36) e Luis Felipe Naibo Turmena (26).
«Non sappiamo ancora come e quando finirà la nostra stagione. In caso di annullamento, come oramai prevedibile, l’unica certezza è che il sogno del Fuorigrotta di giocare il massimo campionato verrà solamente rimandato», afferma il capitano Fernando Perugino. «Nei mesi precedenti avevamo messo su un grandissimo gruppo e conquistato insieme parecchi risultati importanti», ammette il leader del Fuorigrotta. «Sarebbe un vero peccato non poter terminare il campionato. Allo stesso tempo, però, pensare di tornare in campo in tempi brevi mi sembra un’assurdità», ammette Perugino junior, consapevole delle notevoli difficoltà che sta attraversando l’Italia e non solo. «Spero solo che la Divisione Calcio a 5 e la Lega nazionale Dilettanti prendano la miglior decisione possibile, tenendo conto in primis della salute di tutti».
Futuro incerto. «Si fa fatica anche a parlare della prossima stagione. Il nostro è uno sport dilettantistico e purtroppo, vista la crisi socio-economica, temo subirà una brusca frenata. Parecchie società sono in difficoltà con sponsor e investimenti. Bisognerà ripartire tutti più uniti e forti di prima. Magari sarà la volta buona, perchè le società puntino definitivamente sui settori giovanili e i giocatori italiani», conclude il capitano del Fuorigrotta allenato da Fabio Oliva.
Infine un sogno da realizzare: giocare al PalaBarbuto ogni venerdì sera, una volta centrata l’ambita A1. Un ritorno nel proprio quartiere, a due passi dallo stadio San Paolo.
Fonte: ilmattino.it