Una puntata memorabile quella di ieri, la settima di Casa Punto 5 (lunedì, mercoledì e venerdì sempre alle 19 in diretta sulla nostra pagina Facebook). Un pezzo di storia, una romanticheria per tutti coloro che hanno vissuto e continuano a vivere di futsal e per noi che proviamo a narrarne le avventure da ventuno anni a questa parte. Nastro riavvolto a fine secolo scorso e inizio 2000: Nino Ercolano (Stabiamalfi), Pasquale Chiacchio (Afragola), Giuseppe Carusone (Bellona), Massimo Oranges (Marigliano) e Antonio Eroico (Olimpia Ischia), presidenti che hanno segnato un’epoca di questa disciplina.
Emozioni infinite da erba sintetica su cui riaffiorano i ricordi, anche per chi non li ha vissuti e si è affacciato di recente al pallone a rimbalzo controllato ascoltare produce sensazioni uniche. Le scalate verso il vertice di queste società, i cui componenti sono i precursori del movimento, hanno rappresentato la diffusione a macchia d’olio del calcio a 5 in Campania: il Bellona, l’Afragola di Paolillo capocannoniere (45 reti nel 1997-98) e gli ultimi scatti in C2 a novembre con il Monello Boys dopo 24 meravigliosi anni di carriera, lo Stabiamalfi all’ultimo atto per il titolo, i simpatici aneddoti mariglianesi ed isolani e tanto altro. Di contro resta pur sempre l’amaro in bocca, sogni spezzati e cuori infranti di piccole realtà sociali raggruppate in paese dalla passione attorno ai vari club poi rimasti purtroppo senza palazzetto e costretti ad alzare bandiera bianca.
“Un euro – ha detto il presidente della LND Sibilia proprio a Casa Punto5 di recente – investito nello sport e nel calcio ti porta benefici sociali enormi”. C’è da riflettere, venti anni dopo la situazione pare immutata (vedi Sandro Abate, San Giuseppe e Fuorigrotta, ad esempio) ed i grandi sacrifici fatti da chi investe vanificati per la lontananza ed il disinteresse delle amministrazioni.
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