Troppa tensione, poca velocità, buon possesso palla. E' lo specchio della gara giocata dal Napoli Futsal contro un Palestrina concreto ed efficace in ogni zona del campo. Di Costanzo ha provato a deresponsabilizzare i suoi, ragazzi che sentono magari troppo il peso di partite in esterna davanti ad un grande pubblico, dove bisogna andare oltre le paure per sprigionare tranquillità e personalità. Tutto quello che non è stato fatto nella prima frazione. Un gol a freddo dopo 10 secondi, una ripartenza, una rete subita su punizione ed un'altra complice anche una disattenzione di Guerra, ma frutto di un capolavoro di Marcel Simon in spettacolare rovesciata prima dell'intervallo. Uno di quei gol che lasciano un'impronta indelebile dove c'è sì l'errore del portiere, ma anche l'effetto sorpresa perchè mai t'immagini che il tuo avversario s'inventi una prodezza simile. Il Palestrina ha dominato per 20 minuti creando anche altre palle gol, il Napoli ha provato a reagire soprattutto quando c'era un quintetto più dinamico e basso in campo con Ferreyra e Feo. Russo ha fatto un lavoro eccellente, ma non riusciva praticamente mai a girarsi con Gioia che non gli ha lasciato nemmeno un centimetro. Qualche recriminazione dei partenopei per un fallo da rigore e ripresa in cui i laziali sembravano poter prendere ancor più il largo dopo il gol del 5 a 0. Due infortuni per mister Mannino, pochi cambi, il caldo nella tendostruttura e l'inevitabile calo fisico hanno aiutato il Napoli Futsal a rialzare un po' la testa e nella ripresa il gol meritatissimo è arrivato. Si è vista uan squadra più tonica, più determinata e più fiduciosa, ma se incontri poi un portiere in giornata di grazia come Maresca davvero diventa difficile pensare di ottenere un risultato migliore. Di Costanzo non ha rischiato il portiere di movimento nel finale forse coinvinto di poter comunque trovare ancora la via del gol, ma il Palestrina ha avuto energie a sufficienza per andare a pressare nella metà campo avversaria anche nei minuti finali lasciando poche soluzioni ai campani. Giusto così il punteggio perchè il Palestrina ha meritato giocando una gara perfetta. Iribarne, Zamboni e Ninho sotto tono rispetto a quelli che dovrebbero essere il loro standard abituali e soprattutto sono quei giocatori che ogni tanto dovrebbero inventarti la giocata e non lo hanno fatto. I numeri ce li hanno, lo sappiamo e nel ritorno sarà un'altra partita. Per forza. Non si può aspettare, si deve rischiare, ma il punteggio, pur pesante, non è impossibie da ribaltare. Liberare la mente, la fantasia e tanta grinta in campo. Solo così riescono le imprese.