Il suo nome è indissolubilmente legato al futsal campano. E non solo. Stefano Salviati è colui che quando si parla di calcio a 5 sta sempre in mezzo, a torto o a ragione, ma con quel grande amore che lo lega eternamente a questa disciplina che ha letteralmente sposato. E’ indubbio che chi conosce Salvaiti sa benissimo che la sua capacità organizzativa è sempre stata al top in una società, di errori ne ha commessi anche lui, chi non ne ha fatti, di passione ne ha però ancora tanta da spendere. Ma Stefano Salviati non lo puoi improvvisamente mettere da parte, ne soffre, forse è stato questo il motivo per cui, d’impeto, avrebbe deciso di prendersi un anno sabbatico. Forse cambierà idea, a lui piace avere un ruolo importante nella gestione di un club e delle sue decisioni e non lo diciamo noi, stiamo semplicemente scoprendo l’acqua calda. E’ bene però sottolinearlo in questo momento di possibile clamorosa svolta in serie A2. Lui è chiaro: “Del presidente Luigi Longobardi parlerò solo bene, perchè persone come lui nel calcio a 5 ce ne sono poche. Il fatto che io non possa essere d’accordo con alcune sue posizioni mi hanno fatto riflettere e prendere la decisione annunciata. Stanno cercando di convincermi a tornare sui miei passi e dovrò valutare”. Il sogno di Salviati però resta quello di un importante incarico a livello federale e non lo nasconde: “Amo il calcio a 5 e l’impegno costante con un club è il mio pane quotidiano, però il pensiero di tuffarmi finalmente in un’esperienza a livello federale mi piacerebbe davvero e se ci dovessero essere i presupposti lo farò”. Spazza qualsiasi equivoco sulla permanenza nella società che sta per nascere dovuta a passate frizioni e declina formalmente per ora un possibile invito del Napoli calcio a 5: “Con De Candia siamo più amici di prima, ci siamo parlati azzerando tutto il precedente e ora siamo in perfetta sintonia, con lui non avrei alcun problema. Se il Napoli calcio a 5 mi chiamasse? Io ho ottimi rapporti con tutti, anche con Ciro Veneruso. Chi mi conosce sa benissimo che non ho mai ragionato per interessi personali, ma penso solo al bene dei miei ragazzi. Credo che sarà molto difficile perchè resta per me una grande rapporto di stima col presidente Longobardi e se dovessi scegliere di continuare rimarrei a Scafati”.