La scorsa settimana ha suscitato non poche polemiche la nostra analisi (tattica), mettiamo le parentesi per sicurezza, del derby tra Scafati Santa Maria e Real Napoli Futsal. Stesso discorso risulta per quanto scrissi all'amico Menichelli, c.t. della Nazionale, in merito al ruolo del giornalista. Evidentemente chi cerca di fare il nostro lavoro in maniera diretta dà fastidio, ma lo capiamo come abbiamo compreso lo sfogo di Lapuente con il quale in privato abbiamo già chiarito tutto (si è dimostrato un vero signore) e ci dispiace che sia andato via, ovviamente per ragioni ben diverse. Certamente, chi capisce di calcio a 5 sa benissimo che l'attacco giornalisticamente provocatorio al modo di giocare dello Scafati Santa Maria è stato fatto rispetto ad un gruppo che in serie B dovrebbe giocare da solo per le qualità che ha ed invece con il Real Napoli Futsal mostrò tutta una serie di limiti sottolinaeati anche dal tecnico Falcone che era con noi per il commento tecnico nella telecronaca andata in onda su Gt Channel.
Sabato scorso siamo stati testimoni di un altro derby, quello tra Gragnano e Caffè Toraldo, con noi in telecronaca Geppino Balzano con il quale ci siamo confrontati in trasmissione martedì scorso anche sul modo differente di analizzare una partita.
La gara è stata gestita quasi sempre dal Caffè Toraldo che in un campo decisamente dalle dimensioni ridotte come il Pallone Geodetico di Gragnano ha schiacciato spesso il Gragnano nella sua metà campo. Ma la differenza di valori tra i due organici, almeno sulla carta, c'è tutta. Pierrotti ha attuato una difesa strenua per colpire quando ha potuto con le ripartenze, sfruttando splendidamente gli errori del Caffè Toraldo, ma sapendo creare anche i gol con belle giocate e altre occasioni pericolose. Insomma, non è stato certamente a guardare. Il leit motiv dell'incontro è stato praticamente lo stesso. Certamente il Caffè Toraldo ha sviluppato molto più gioco e avrebbe meritato qualcosa in più, ma il Gragnano, pur restando per lunghi tratti a subire, respirando poco nella fase offensiva, ha tenuto altissima la concentrazione ed è rimasto compatto. Era la sua partita e l'ha fatta benissimo. Ivan Oranges, secondo noi, deve essere soddisfatto perchè ha una squadra di grande personalità e deve lavorare essenzialmente sulle amnesie dei singoli, Pierrotti deve essere più che allegro perchè, anche se i suoi sono andati in apnea spesso nella fase difensiva, hanno resistito alla grande.