Di racconti come questi ne abbiamo pubblicati. E quando ce n’è la possibilità è prima un dovere, poi assolutamente un piacere. Pensiamo a Pio Grimaldi, oggi alla Casollese, a Vincenzo Capitanio, pivot dei Sanniti, entrambi in C2.
Da quest’anno nella Trilem Under 19 allenata da Pino Grieco c’è Giuseppe Ferrara. 15 giugno 2004, sordo dalla nascita ma mai fermatosi dinanzi ai pregiudizi pur di coltivare la grande passione che accomuna tutti noi. Quando proviamo a diffondere queste storie – permettetecelo – che il pallone sia a rimbalzo controllato o meno ce ne frega poco. In queste situazioni lo sport diffonde la socialità, unisce gli affetti di ognuno di noi che lotta spalla a spalla insieme agli altri tra le mille problematiche della quotidianità. Quelle montagne da scalare che valgono nel dilettantismo tipico del nostro piccolo mondo, come nel calcio o nella Nba dei milionari.
“Sono sempre stato innamorato del calcio – racconta Giuseppe. – Per motivi di studio mi sono ritrovato a Salerno e ho indossato le maglie di Sporting Pontecagnano, Pontecagnano Academy ed Olympic Salerno. Così ho iniziato ad abbattere le prime barriere culturali: ora è giunta questa opportunità nel futsal ed a Casavatore sono stato accolto meravigliosamente. Mi sento in famiglia, lo devo ai miei compagni ed al mister. Lui è disponibile e sensibile nei miei confronti e mi auguro che tanti apprendano dalla sua persona. I miei compagni hanno capito e per loro la mia condizione non fa alcuna differenza. Questo è il mio modo di rompere gli schemi”.
La Nazionale Sordi. “Il sogno di tutti, mi impegnerò molto per realizzarlo. Per la FSSI (Federazione Sport Sordi Italia, ndr) indosso la maglia del Quadrifoglio Ravenna nel campionato Under 21 , la squadra si è qualificata per la Champions League U21 dedicata e non vedo l’ora di godermi queste emozioni dal 14 al 16 dicembre a Bruxelles”.