Il presidente del T.C. Canterbury Luigi Duraccio denuncia l'aggressione subita dalla squadra del suo club al Palaliberti di Marigliano al termine dell'incontro di serie D girone F. Marigliano – T.C. Canterbury, vinta dagli ospiti per 4-3.
"Al termine di una gara maschia ma correttissima, vinta per 4-3 dalla squadra del club presieduta dal sottoscritto, i miei ragazzi sono stati vigliaccamente aggrediti da una ventina di spettatori a cui hanno dato man forte alcuni giocatori della squadra di casa. Il pestaggio, probabilmente organizzato dal n°10 dei locali, espulso per doppio giallo sei minuti prima del termine della gara, in combutta con un nutrito gruppo di teppisti travestiti da tifosi che per tutto l'arco della partita non hanno fatto altro che minacciare la mia squadra, ha avuto inizio al cancelletto d'uscita dal parquet del palasport mariglianese e terminato con una vera e propria aggressione con pugni calci e sputi, nel corridoio che porta agli spogliatoi.
Solo l'intervento lodevole dei dirigenti del Marigliano ha evitato che l'aggressione avesse un epilogo drammatico. Al suo arrivo (45 minuti dopo gli incidenti più gravi), la forza pubblica, allertata telefonicamente, ha chiesto lumi sull'accaduto ai presenti e accertatesi che le parti ritenevano chiusa la questione, hanno lasciato in tutta fretta il palasport chiamati ad intervenire su situazioni certamente più gravi e più importanti di una partita di calcetto di serie D. In tanto voglio ringraziare i dirigenti del Marigliano per il loro intervento che ha permesso ai miei ragazzi di far ritorno a casa sani e salvi, ma non posso esimermi da un'atroce critica alle società per l'impreparazione dei dirigenti e l'approssimativa organizzazione interna che non riesce a tenere lontano dagli impianti di calcetto elementi che vanno al campo solo per creare disordini, dando vita ad episodi di gravissima violenza come quelli accaduti pochi anni fa, due su tutti : Ponte Persica (Castellammare) e S. Giuseppe.
Difronte ad avvenimenti come questi ci siamo sempre ripromessi :<< Mai più fatti simili!!>> e invece la storia si ripete con assurda frequenza, lasciando intendere che non ce nulla da fare e che alla violenza degli ottusi bisogna arrendersi e smettere di fare sport e, come estremo ratio, ritirare la squadra da questo campionato indegno di essere giocato anche per la trascuratezza rivolta dal Comitato Regionale alla nostra categoria.
Arbitri spesso giovanissimi alle prime armi, privi d'esperienza e mal preparati che rovinano sistematicamente le partite, falsando risultati e classifiche, e decisioni cervellotiche come quella di farci giocare gli ottavi della Coppa Italia alle 15,00 del 6 Gennaio che ci ha costretto ad assentarci al pranzo di un giorno festivo e sacro da dedicare interamente alla famiglia e ai figli come quello dell'Epifania, sono solo due dei tanti elementi incontestabili per tacciare d'incompetenza e disorganizzazione questo Comitato.
Difronte ad una simile situazione e dopo quanto successo oggi a Marigliano, mi vien voglia di gridare :<< Basta, è ora di finirla sig. Astarita, noi vogliamo fare sport in sicurezza, senza temere di vincere a Marigliano ( o in qualsiasi altra città dell'interland napoletano), per non dover subire atti di inaudita violenza.
La presenza della forza pubblica non deve essere solo un pezzo di carta da dare all'arbitro per non beccarsi una multa anche se capisco che avere poliziotti su tutti i campi non è possibile. Sarebbe il caso di sopperire a ciò con un numero maggiore di Commissari di campo, dando ai loro referti valore di prova preferenziale anche superiore a quello che oggi ha il referto arbitrale. Questo perché convinto che dei fatti accaduti oggi a Marigliano, l'arbitro ha visto molto poco eppure il suo referto sarà causa di numerose e lunghe squalifiche comminate anche ad atleti che non hanno avuto alcun ruolo nella bagarre di fine gara. Ma se il Comitato continuerà a non garantire sicurezza nonostante tasse e multe imposte con sistematici quanto ingiustificati aumenti annuali, suggerisco di annullare i campionati di serie D e limitare i campionati regionali ai tre gironi di C2 a quello di C1 riservando a questi le poche (sic!) risorse disponibili."
Ufficio Stampa T.C. Canterbury C5