Saviano, che succede? Il crocevia del club sembrava dovessero essere le elezioni, a distanza di una settimana, però, il futuro societario resta ancora un’incognita. Da un lato ci sono le rassicurazioni del presidente Napolitano: “Stiamo trovando la persona che possa dare man forte al progetto, Saviano non lascia il calcio a 5”. Dall’altra, quest’attesa ha portato non solo all’addio del tecnico Centonze, ma alla probabilità che tutti i giocatori troveranno altre destinazioni. Sia chiaro, come abbiamo già scritto, la società neroverde l’anno scorso ha fatto un mezzo miracolo e ha mantenuto tutti gli impegni. L’incertezza non agevola a costruire un futuro in un campionato dove il dispendio di energie e le risorse economiche sono necessarie per evitare di fare un passo indietro. Non resterà nel progetto il d.g. Ferrara che più volte, senza l’esito sperato, avrebbe sollecitato incontri per accelerare i tempi: “Per quanto mi riguarda ho chiuso col calcio a 5 a Saviano. Il mio riavvicinamento era dovuto essenzialmente all’innamoramento avuto per il futsal grazie all’amico Centonze – dice -. Parliamoci chiaro, per fare la B ci vuole un budget almeno di 80 mila euro, tutte promesse che ad Andrea non siamo stati in grado di mantenere. E lo devo solo ringraziare perché ha aspettato me per settimane, perdendo innumerevoli occasioni. La realtà è chiara, se non entrano nuovi soci la B è quasi impossibile ed io non ho intenzione di espormi nuovamente a brutte figure. Ci siamo messi con la testa e col pensiero per ridare un’immagine a Saviano e mentire ad un uomo con il quale è nato un rapporto che va ben al di là del parquet sarebbe stata una follia”. Ferrara lascia ancora una speranza per il calcio a 5 a Saviano: “Da dirigente devo dire che i miei soci stanno facendo il possibile per trovare la soluzione e io spero che alla fine si riesca a portare avanti la squadra. Cessione del titolo? E’ una ipotesi che non abbiamo preso in considerazione, non ci piace l’idea di dover mollare, ma di fronte ad una situazione di difficoltà estrema, sarebbe ingiusto, a mio avviso, privare eventualmente una squadra campana che ne avesse voglia, di fare un campionato nazionale”.