1. Appena arrivato in Italia ha dichiarato con convinzione di avere come obiettivo la promozione in serie A2. Poi qualche punto perso per strada l'ha fatta diventare più cauto. Ora che l'Isef corre come un treno con quale ottica Perì Fuentes vede l'obiettivo A2?
Con la stessa ottica. La promozione é l'obiettivo della società, sia che la si raggiunga direttamente, vincendo il campionato (sarebbe la soluzione migliore), sia che la si conquisti con i play-off. Si tratta di una competizione molto difficile. Senza dubbio il nostro girone é il più difficile ed equilibrato. Basta guardare la differenza di punti tra la prima in classifica e la prima squadra fuori dai play-off (solo 9 punti).
2. Ha affrontato momenti difficili nel girone di andata, ricevendo anche delle critiche. Come le ha utilizzate?
Sono abituato alle critiche. La prima cosa che ho imparato in Brasile é che nella mia professione devo convivere con esse. É normale, soprattutto quando non si raggiunge il risultato desiderato, bisogna saper distinguere le critiche positive da quelle negative. Il mio principale compromesso é con la società, lo staff tecnico, i tifosi, le persone che ci aiutano molto con il loro lavoro anche se magari si vede poco e sopratutto i nostri giocatori che sono veri professionisti.
3. Nelle prime sei gare del girone di andata la sua squadra ha totalizzato solo 9 punti (con 2 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta), insomma la metà di quelli disponibili. Ora il confronto con le stesse sei squadre ha portato in casa Isef tutti i 18 punti. Come spiega questo risultato?
Potrebbe apparire come una scusa, ma lavorare in un team di alto livello, con obiettivi ambiziosi necessita di tempo per conoscere ciò che c'è da sapere e per far assimilare il proprio metodo di lavoro. Abbiamo iniziato a lavorare insieme l'11 settembre, solo 18 giorni prima del nostro esordio ufficiale (Coppa Italia 29/09) e 22 giorni prima dell'inizio del Campionato (03/10 serie B). L'inizio è sempre difficile, anche per la nostra società che è cambiata molto con l'obiettivo della professionalizzazione: un gruppo di giocatori tutto nuovo, lo staff tecnico, la serie e, infine, anche l'allenatore. Nel primo periodo c'è stato bisogno di un po' di tempo adattamento e non nascondo che ci sono stati anche problemi di comunicazione per la lingua. La crescita del gruppo è avvenuta naturalmente, sempre con il sostegno e la fiducia presidente Antonio Boccia e dei dirigenti. Il gruppo di giocatori è sempre rimasto unito, ha lavorato duramente e con sacrificio, riuscendo a credere nelle proprie possibilità anche nei momenti difficili. Un altro fattore che è andato a nostro sfavore nel girone di andata è l'infortunio nello stesso momento di due giocatori chiave (Walter e Renée Villalba, rispettivamente per 45 e 30 giorni) proprio all'inizio del percorso, che è il momento più importante della formazione di una squadra
4. Non si può non notare la svolta che c'è stata dopo il pareggio con la Meco Potenza. Com'è riuscito a far reagire la squadra?
Il calcio a cinque oggi é molto dinamico. Non bisogna mai credere di aver vinto una partita prima di averla giocata. La partita con il Meco Potenza, che contro di noi ha conquistato il primo punto in Campionato, ne è la dimostrazione. Fortunatamente la nostra squadra è molto forte e lo ha dimostrato nei momenti peggiori. Abbiamo cercato di analizzare gli errori e le cose nelle quali potevamo migliorare. Questa partita ci ha rafforzato ulteriormente. E' nei momenti difficili che dobbiamo dimostrare di essere una grande squadra.
5. La vittoria sul Fasano ha segnato un punto di partenza importantissimo per il girone di ritorno. Cosa è cambiato nella squadra che allena?
Quella col Fasano è stata una delle nostre migliori partite. Penso che sia stata una prova in più della forza della nostra squadra. E' stata molto importante per la nostra autostima e per raggiungere una maggiore sicurezza. Che cosa è cambiato non so dirlo. Abbiamo continuato a lavorare con la stessa intensità, cercando di migliorare sempre avendo grande rispetto per tutti gli avversari.
6. Quale contributo stanno dando gli innesti dicembrini, ovvero Salas e Galinanes?
Sono due giovani con molto potenziale, che con il loro arrivo hanno creato molte aspettative, soprattutto perché venivano dalla serie A. Sono giocatori con caratteristiche diverse rispetto a Fabio Esposito e Danilo Benincasa, che non potendosi impegnare a tempo pieno non sono stati in grado di amalgamarsi con la squadra e dimostrare il loro potenziale, ma che devo ringraziare e salutare per aver aiutato molto nel periodo in cui sono stati dei nostri. Ogni cambiamento richiede un periodo di adattamento al metodo di lavoro. Non è facile cambiare squadra e ottenere subito il massimo. Salas e Galinanes sono due giocatori che provengono da una squadra, che aveva obiettivi diversi dalla nostra società. Ormai, dopo più di due mesi di adattamento, stanno dimostrando ciò di cui sono capaci sia con la prima squadra che con l'Under 21.
7. A proposito di Under 21, il suo contributo, a detta anche di Luciano Miele, si sta dimostrando fondamentale anche per l'Under 21, che in questi mesi è molto cresciuta (vedi la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia) per la qualità dell'organico, ma anche in chiave tattica. Quanto crede possa contare per una squadra avere giovani calcettisti di livello?
E' molto importante per una squadra di avere un settore giovanile che sostiene e aiuta la squadra. Sono molto felice di lavorare e di aiutare ogni giorno, in qualsiasi modo, la crescita di questi giovani. Attualmente ben nove giocatori della categoria under 21 fanno parte anche della prima squadra.
8. Le ultime perle sono arrivate martedì scorso, grazie alla bella vittoria di Acireale e, soprattutto, quella fuori casa con la Paganese. Quanto sono importanti per il morale della squadra?
Questo dimostra che siamo sulla buona strada. Questa vittoria ci ha dato maggiore sicurezza. Abbiamo vinto in Sicilia contro un grande avversario, candidato alla promozione diretta, e per la prima volta nella mia vita ho visto i sostenitori acesi applaudire la squadra che li ha battuti. E' stata una sensazione incredibile, merito della bravura dei nostri ragazzi. A Pagani, poi, rimontando e vincendo contro una compagine forte e molto motivata contro di noi, credo che abbiamo dimostrato grandissime possibilità di futuro successo.
9. In conclusione, l'Isef guidata da mister Fuentes disputerà il Campionato di serie A2?
Faremo tutto il possibile e l'impossibile per conseguire tale obiettivo, cercando di vincere il Campionato o i play-off. A tale scopo, ovviamente da parte di tutta la squadra non mancherà mai l'impegno a qualsiasi sacrificio.
Grazie, mister, e buon lavoro
da La Tribuna del 15 febbraio 2010 (pag. 38)
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Amalia Di Palma
Ufficio Stampa Gruppo Sportivo Scolastico Isef