Secondo quanto riporta l’edizione on-line www.orticalab.it, un tesserato del Mercogliano avrebbe ricevuto un’aggressione finendo all’ospedale di Ariano Irpino. Ecco i fatti accaduti:
Doveva essere archiviata come una bella partita di calcio a 5 vinta in rimonta dalla squadra ospite. Si è trasformata in una rissa impari in cui a farne le spese è stato un giovane tesserato dell’Asd Città di Mercogliano. Una pagina nera per lo sport irpino secondo quanto denuncia il presidente dell’Asd, Salvatore Napolitano che chiede giustizia ed è pronto ad adire le vie legali per fare in modo che chi abbia sbagliato paghi.
Questa la ricostruzione dei fatti: Per la seconda giornata del girone di ritorno del campionato di Serie D si affrontano, in località Cardito, le compagini della “Gioventù Calcio Ariano” contro quella del’ “Asd Città di Mercogliano”. Tutto accade nei minuti finali quando la squadra ospite si rende protagonista di un’incredibile rimonta che ribalta il risultato dal 4 a 2 per i padroni di casa al 5 a 4 per gli ospiti.
A pochi secondi dal fischio finale un tesserato del Mercogliano è vittima di un bruttissimo fallo. L’entrata scomposta e immotivata, spinge i compagni di squadra e quelli seduti in panchina a riversarsi sul campo. L’arbitro decreta la fine e in pochi secondi i tifosi locali si trovano in campo.
Volano calci, schiaffi e pugni. La partita termina nel peggiore dei modi. Ad avere la peggio un tesserato trasportato presso l’ospedale di Ariano Irpino. Gli è stato repertato un trauma cranico ed una prognosi di dieci giorni ai danni da parte.
«Se questo è il calcio è meglio stare davanti al camino – dice il Presidente Salvatore Napolitano – sono deluso, amareggiato, sconfortato. Incredibile che per una partita di calcio a 5 si venga minacciati con spranghe e pietre. Non posso rimanere fermo. Chiederemo alla Figc la radiazione di questa società».
Abbiamo chiesto al Presidente se da parte della sua squadra ci possa essere stata qualche forma di provocazione che abbia poi generato la reazione. «Assolutamente no – dice – lo escludo nella maniera più categorica. E’ stata una partita correttissima. L’unico errore che, come squadra possiamo aver commesso, è quello di esserci fiondati in campo dopo il brutto fallo ai danni del nostro giocatore. La vile aggressione non è comunque giustificata. Me la prendo anche con il custode della struttura che ha aperto i cancelli favorendo l’invasione».
La vicenda di sicuro non si chiuderà in una bolla di sapone. L’Asd Città di Mercogliano ha sporto denuncia e vuole che i responsabili vengano individuati e paghino. «Non posso lasciar correre – conclude – e pensare che insieme alla Calorese siamo le uniche tre squadre irpine in un girone di beneventane. Nel Sannio veniamo accolti con i guanti di velluto ed in Irpinia ci dobbiamo guardare le spalle? Assurdo. E pensare che avremmo solo dovuto festeggiare una vittoria storica per la mia società che ad un solo anno di vita potrebbe guadagnarsi l’accesso alla C2».
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