Una salvezza raggiunta con largo anticipo in un campionato, il primo anno di B, dove il regolamento ha però agevolato non poco la squadra di Nando Mainenti. Una sola retrocessione da evitare, la paura di non farcela dopo una partenza in salita, con un organico alle prime armi, di fronte ad una platea nazionale. Poi, pian piano, la certezza e la consapevolezza di avere qualità e mezzi a disposizione per conquistare successi e il traguardo ambito anche con largo anticipo. Ma l’Alma Salermo voli pindarici non ne ha fatti e non ne farà. Si regge sulla passione del presidente Bianchini, sulla disponibilità di due dirigenti straordinari come Acampora e Peluso, ma soprattutto sulla realtà dei fatti. E la prospettiva sarà sempre la stessa. Quella di muovere piccoli tasselli in sede di mercato, cercando di ottenere un altro straordinario risultato in una stagione, quella 2015-16, che si preannuncia però molto più complessa. Ed è col presidente Bianchini che parliamo di quali saranno le prossime mosse dei granata.
“L’Alma Salerno è una società mossa dalla passione di poche componenti e certamente non ci scosteremo molto dal discorso fino ad ora intrapreso”.
Cosa vi aspettate dalla vostra seconda stagione in B, le altre si sono particolarmente attrezzate.
“Se solo guardiamo alla nostre due campane, Feldi Eboli e Saviano, alle quali diamo il benvenuto, possiamo dire che hanno corazzate in grado di lottare per il primato. Le molisane già erano forti l’anno scorso, le altre sicuramente saranno competitive. E’ indubbio che dobbiamo fare meglio, perché ottenere la salvezza non sarà semplice, ma questo gruppo ha capito tante cose ed un anno di esperienza è importante”.
Si parla dell’arrivo di Mansi, del ritorno di Milito, sono questi i principali obiettivi?
“Milito ci lasciò l’anno scorso per problemi lavorativi e devo onestamente riconoscere che il suo contributo sia in fase difensiva che in fase realizzativa per noi era fondamentale. La sua assenza, senza essere sostituito, ci costò molto in termini di gol. Ora lo riavremo e per noi è un ritorno fondamentale. Su Mansi abbiamo praticamente l’accordo, deve decidere il giocatore in base alle sue esigenze, spostarsi per gli allenamenti a Salerno non è semplice, ma contiamo di averlo con noi”.
L’arrivo di Mansi è legato anche all’addio di Sellitto?
“Si, effettivamente non ci possiamo permettere di fare chissà quali operazioni, ma abbiamo confermato in blocco il gruppo dell’anno scorso, Brancati a parte che vorrebbe giocarsi un’altra opportunità altrove e Sellitto che ci lascia per problemi lavorativi. Questo c’impone di arricchire l’organico con un altro elemento di spessore che speriamo possa essere Mansi”.
Ma ci sono anche degli Under 21 che state visionando, si è parlato molto di De Bellis. Arriverà?
“No, De Bellis, come avete correttamente scritto, era il nostro primo obiettivo, ma non può venire a Salerno, quindi salta questa trattativa. Abbiamo pensato, in comune accordo col tecnico, di dare ad un nostro ragazzo la possibilità di essere impiegato in pianta stabile in prima squadra e per ora la scelta dovrebbe ricadere tra Aprea, Luciano e Di Laora. Ciò non significa che gli altri non saranno impegati, ruoteranno tutti, ma su uno di loro vogliamo puntare”.