Lo Sbarra mette fine all’incubo della Palestra Beethoven. Il team di Crescenzo Falcone torna alla vittoria interna dopo 5 stop di fila, superando in extremis la Flegrea col risultato di 4 a 3. Terza sconfitta esterna consecutiva per i puteolani.
LA PARTITA – Pronti via e ad aprire le danze è l’ex Belfiore, che al 4′ porta in vantaggio gli ospiti con un tiro deviato. I padroni di casa reagiscono e vanno per due volte vicini alla rete, finchè al 14′ il giovane Veneruso fa 1 a 1. Lo stesso Veneruso sbaglia una ghiotta occasione, la Flegrea ringrazia e chiude la prima frazione sull’1 a 3 per effetto delle reti di Truppo al 22′ e Rocco al 28′. Nella ripresa la reazione dello Sbarra che prima accorcia con Nenè (44′), poi acciuffa il pari ancora con l’ex Afragola (50′). E quando mancano pochi secondi al fischio finale, è ancora Veneruso a gonfiare la rete, quella decisiva del 4 a 3 che scaccia i fantasmi e regala i tre punti al Futsal Sbarra.
“VITTORIA D’ORGOGLIO” – Questa l’analisi a fine gara di Crescenzo Falcone: “Al di là del gol allo scadere, siamo stati poco fortunati. Nel primo tempo, nonostante una brutta prestazione, abbiamo prodotto diverse occasioni e subito gol rocamboleschi. Nell’intervallo ho strigliato la squadra ed il secondo tempo è stato di carattere, ci abbiamo creduto e con l’orgoglio abbiamo portato a casa la vittoria. Giocare su questo campo non è facile, le piccole dimensioni permettono a tutti di difendersi e per noi risulta complicato produrre gioco, anche perchè la squadra non gira ancora alla perfezione e mancano elementi fondamentali come Cretella e Palumbo. In ogni caso è importante aver raccolto questi 3 punti”.
“IMPOSSIBILE GIOCARE QUI” – A fine gara la polemica di Pino Falcone: “E’ impossibile giocare a San Vitaliano, ho appena detto al delegato regionale Astarita che non metterò più piede in questa struttura. Non esistono transenne o protezioni, nel secondo tempo abbiamo subito insulti e minacce e nel finale 50 tifosi sono entrati in campo e venuti verso di me. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, oggi meritavamo almeno un punto ma passa tutto in secondo piano quando i punti ti vengono portati via in altri modi. Non può esserci futuro se la Federazione non mette dei paletti per la sicurezza delle strutture, i miei ragazzi hanno 20 anni e in C1 voglio essere tutelato. Sono molto amareggiato, perchè se questo è il futuro di questo sport preferisco non fare altri investimenti e dedicarmi soltanto ai ragazzini”.