Un sostanziale pareggio tra i due quesiti del nostro sondaggio (referti arbitrali gonfiati o meno) sta a testimoniare in percentuale quale sia la strada da perseguire nel settore arbitrale e tra i club. Purtroppo, a seguito dei numerosi episodi di violenza accaduti quest?anno nelle categorie regionali le conseguenze subite dalle societ? sono state tutt?altro che leggere. Un lungo elenco di fatti incresciosi, dal pi? stupido (il lancio di uova) al pi? ignobile (l?aggresione) tutti comunque da condannare se il gesto, pur isolato, arreca danni a cose e persone. Abbiamo fatto un passo indietro, mancano punti di riferimento concreti, cos? si sta andando nella direzione sbagliata. Pensiamo sia giunta l?ora degli esami di coscienza, dell?assumersi ognuno le proprie responsabilit?. Delle giacchette nere rispettiamo il lavoro, il sacrificio e la passione, non condividiamo la superficialit? di coloro che magari snobbano il calcio a 5 presentandosi alle partite avendo una conoscenza scarna del regolamento, come sottolineiamo da anni,. Anche questa ? mancanza di rispetto. E? raro che accade, pi? spesso, invece, l?arbitro ? il primo preso di mira per qualsivoglia motivo, ? l?alibi perfetto di una sconfitta, il bersaglio dello sfogo firmato imbecille di turno. Sputi, schiaffi, pugni in faccia, macchine rotte, offese , ingiurie. Ma nessuno si accorge mai di quanto questi ragazzi debbano subire? Certo, se lo strumento che qualcuno adotta nello stilare il verdetto ? la vendetta, saremmo tutti molto preoccupati. Crediamo invece nella loro buona fede, a volte esagerano, ma se tutti imparassero a rispettarli un po? di pi?, forse ci sarebbero meno tensioni ogni fine settimana. Bisogna avere fiducia e sperare in un cambiamento. In realt? siamo scettici, tutti dovrebbero iniziare a fare la loro parte, dal Comitato regionale, alle societ?, ai giocatori, ai tifosi. A parole un dieci e lode, nei fatti pochi hanno voglia di prendere l?iniziativa.