Il presidente onorario del Gragnano, Francesco Longobardi non ha abbassato la guardia, spera ancora in uno sconto di pena e traccia la linea del suo club, tornando ancora sulla sentenza: "Resto allibito rileggendo quanto hanno scritto gli arbitri della nostra mancanza di collaborazione, di petardi scoppiati sui loro piedi e di rissa durata 20 minuti. Ci siamo voluti prendere le nostre responsabilità, ma devono essere basate sui fatti realmente accaduti e non su quelli gonfiati. Questo ci fa stare male e ci spingerà ad andare oltre il giudizio della Corte di Giustizia Federale". Il presidente è però consapevole anche di un futuro da organizzare per una squadra che sarà costretta ad un miracolo se volesse partire con l'hanidicap dei 9 punti. "Non siamo demoralizzati per questo – continua -. Anzi, come ha detto Antonio Pepe, siamo pronti per questa sfida e ci crediamo. Abbiamo valutato l'ipotesi di giocare a San Cipriano d'Aversa dove c'è una struttura che ci potrebbe ospitare visti gli ottimi rapporti istituzionali". Ma si fa avanti anche quell'ipotesi prima non cosiderata ed ora, invece, sul piatto delle possibilità: rilevare un titolo. "Sì, francamente lo stiamo valutando – conclude -. Se ci sono club che non vogliono fare la A2 siamo pronti ad eventuali offerte di collaborazione o prenderlo proprio noi un titolo".