Ecco lo sfogo di Josè Astarita, tecnico del Sorrento, che ha pubblicato sul proprio profilo Facebook, lamentandosi delle istituzioni costiere:
Eravamo partiti in silenzio. Gradino dopo gradino abbiamo smosso anche l’amministrazione di Meta, sindaco in testa, per venire a vederci.
In tutte le gare importanti abbiamo dimostrato sportività e lealtà. Abbiamo riempito il Covent Garden sport.
Una squadra che unisce in se il meglio possibile di atleti da Vico Equense a Massa Lubrense. Abbiamo portato tifosi da tutta la costiera, mentre mancava l’interesse delle amministrazioni. Non di tutte sia chiaro, ma dopo un campionato di vertice nell’ultimo appuntamento ci si attendeva un segno, una presenza, anche un semplice messaggino ed invece il vuoto.
Ora nel momento in cui si è guardato avanti si è capito il senso.
In uno sport come il futsal giocare al coperto è lo scopo finale. In C1 è un obbligo.
Uno scopo che a volte non si riesce a raggiungere per la miopia delle amministrazioni pubbliche.
La penuria di strutture in costiera è nota ai più, ma quando vorresti tentare un salto, ti armi di paracadute, poi scopri che il pilota non vuole portarti in quota ci resti male.
È un po’ quello che accade a Sorrento dove chi vuole provare a crescere e porta il nome della città si vede negate le porte del Paradiso (leggasi palazzetto e palestre), mentre altri di altre città e altri sport sono stati accolti a braccia aperte che strano mondo la politica…
Ecco lo sfogo di Josè Astarita, tecnico del Sorrento, che ha pubblicato sul proprio profilo Facebook, lamentandosi delle istituzioni costiere:
Eravamo partiti in silenzio. Gradino dopo gradino abbiamo smosso anche l’amministrazione di Meta, sindaco in testa, per venire a vederci.
In tutte le gare importanti abbiamo dimostrato sportività e lealtà. Abbiamo riempito il Covent Garden sport.
Una squadra che unisce in se il meglio possibile di atleti da Vico Equense a Massa Lubrense. Abbiamo portato tifosi da tutta la costiera, mentre mancava l’interesse delle amministrazioni. Non di tutte sia chiaro, ma dopo un campionato di vertice nell’ultimo appuntamento ci si attendeva un segno, una presenza, anche un semplice messaggino ed invece il vuoto.
Ora nel momento in cui si è guardato avanti si è capito il senso.
In uno sport come il futsal giocare al coperto è lo scopo finale. In C1 è un obbligo.
Uno scopo che a volte non si riesce a raggiungere per la miopia delle amministrazioni pubbliche.
La penuria di strutture in costiera è nota ai più, ma quando vorresti tentare un salto, ti armi di paracadute, poi scopri che il pilota non vuole portarti in quota ci resti male.
È un po’ quello che accade a Sorrento dove chi vuole provare a crescere e porta il nome della città si vede negate le porte del Paradiso (leggasi palazzetto e palestre), mentre altri di altre città e altri sport sono stati accolti a braccia aperte che strano mondo la politica…
