Il secondo turno del campionato di C1 va in archivio, foriero di tante incertezze per un torneo che si annuncia estremamente equilibrato ed impossibile da decifrare.
LA PROTAGONISTA – La copertina della seconda giornata va di diritto al Sant’Egidio. La compagine guidata da mister Bruno espugna in maniera perentoria il palazzetto di Casavatore, candidandosi prepotentemente ad un ruolo da protagonista. L’8 a 5 rifilato ai partenopei non ammette discussioni, con la vittoria ospite maturata con una ripresa perfetta sfruttando la precisione millimentrica dei suoi attaccanti. Un risultato che conferma la bontà della campagna acquisti effettuata dalla dirigenza: Mirano e Ferraioli stanno facendo la differenza, Cascone e Bottaro sono elementi di sicuro affidamento per la categoria. Se Severini e il vecchio gruppo dovessero giocare ai loro livelli, questa squadra potrebbe lottare per la promozione diretta.
IL TONFO – L’altra faccia della medaglia è appunto il Casavatore. Tenendo sempre conto dell’alto valore dell’avversario, il team di Crisci fa parte del lotto delle pretendenti al titolo e l’ultima sconfitta interna rappresenta già un brutto passo falso rispetto alle consapevolezze illusoriamente acquisite nel match col Sant’Erasmo. Varriale è clinicamente recuperato e resta il suo impiego sarà fondamentale per il salto di qualità. C’è da considerare che la preparazione è iniziata soltanto il 29 agosto: si attende dunque la forma migliore degli elementi di spicco, su tutti Russo, ma c’è chi deve calarsi ancora nei panni di questo campionato: Guerra non è apparso immune da errori ma la sua esperienza verrà sicuramente fuori.
PARI NEL BIG MATCH – L’attesa in questo turno era concentrata soprattutto verso la grande sfida tra New Team e Napoli Lepanto. Alla fine due squadre organizzate hanno dato vita ad una vera partita di calcio a 5, con tanti campioni penalizzati soltanto dal fatto di giocare su un campo in erba sintetica. Un giusto pari ha sancito l’equilibrio di valore tra le due compagini, magari il punto guadagnato fa più felice gli ospiti, ma i due tecnici possono essere soddisfatti soprattutto dal fatto di avere tanti giocatori in squadra sullo stesso livello.
NON DELUDONO LE ALTRE GRANDI – Pur se con qualche sofferenza, Traiconet, Afragola e Flegrea portano a termine il proprio compito. I montesi possono contare su un Bucciero in versione “Re Mida”, che gonfia la rete ad ogni pallone che tocca. Tre punti di importante valenza anche per i rossoblù di mister Gennarelli: l’anno scorso il vero tallone d’Achille di questa squadra era il rendimento esterno, ma la vittoria di Benevento, con Stiano che ha fatto la differenza, anche per come è maturata dà a questa squadra una diversa consapevolezza. Bene anche la banda Di Iorio, che tra le mura amiche conferma la scia positiva dello scorso anno superando il Miseria e Nobiltà. Come per Bucciero nella Traiconet, i puteolani trovano giovamento del grande momento di forma di Mario Esposito, che nell’ultimo periodo riesce ad infilare gli angoli delle porte con una facilità disarmante. La Flegrea inoltre non è più una squadra inesperta come lo scorso anno: ne è la testimonianza la scelta di Di Iorio di schierare nel finale un quintetto molto saggio che ha saputo congelare il vantaggio.
L’IMPORTANZA DEL FATTORE CAMPO – Questo campionato ha sulla carta una fascia media: chi sarà bravo potrà inserirsi nella lotta playoff, chi non farà attenzione sarà risucchiato verso i playout. Il dato certo è che queste squadre non mollano un centrimetro, soprattutto tra le mura amiche. Il Nocera riscatta la sconfitta di Maddaloni battendo la Trilem in una partita molto combattuta, confermando l’impressione comunque positiva nonostante la sconfitta dell’esordio: i molossi contano inoltre diverse assenze e giocatori non al top, tra cui Della Brenda che in condizioni ottimali può dare un contributo importante in termini realizzativi. Lo stesso score, una vittoria interna ed una sconfitta esterna, appartiene a diverse altre squadre. C’è appunto la Trilem, che per la seconda volta consecutiva paga un approccio molle alla gara e questa volta non riesce a ribaltare il punteggio. Poi c’è il Solofra, per cui andrebbe riscritto un vecchio proverbio trasformandolo in “chi di rimonta perisce, di rimonta ferisce”, visto che gli irpini hanno fatto tesoro della beffa subita a Ponticelli all’esordio per battere il Gladiator ribaltando allo stesso modo il risultato. C’è però da valutare la condizione di De Maio, elemento fondamentale per il team di Cocchia, uscito anzitempo nell’ultimo match per un infortunio all’inguine. Anche il Miseria e Nobiltà vanta tre punti in classifica. La squadra del player-coach D’Angelo, dopo essersi confermata compagine difficilmente battibile tra le mura amiche, esce sconfitta dal Palabutangas di Monteruscello nonostante una partita tosta, destando una buona impressione per grinta e quantità dell’organico, cosa quest’ultima che è mancata nella seconda parte della scorsa stagione ed è in attesa dei rientri di Mocerino e soprattutto Barbi, giocatore che può dare quel quid pluris in fase realizzativa.
SANT’ERASMO, RIMPIANTO E FIDUCIA – Una squadra che ha da subito destato curiosità tra gli addetti ai lavori è il Real Sant’Erasmo. Organico con tanti giovani alla prima esperienza in C1, guidato da un tecnico che può essere definito un “esordiente esperto” come Lieto. Dopo aver messo sotto il Casavatore ed aver perso anche per alcuni peccati di imperizia, i casertani hanno sfiorato il successo esterno in quel di Eboli, subendo il pareggio a tempo ormai scaduto e dopo aver avuto più volte l’opportunità di chiudere il match. Fiducia è la parola chiave.
EBOLI, SCAMPATO PERICOLO – Se l’Eboli avesse perso sarebbe stata una brutta batosta. Gli azzurri dovranno puntare tutto sulle vittorie casalinghe per poter raggiungere la salvezza, ed il punto conquistato in extremis contro il Real Sant’Erasmo rappresenta comunque un mezzo passo falso. Naimoli questa volta ha deciso di non utilizzare la tattica del portiere di movimento dal primo minuto, forse rinviandola a quando la squadra avrà la condizione fisica necessaria per accelerare negli ultimi minuti dopo aver logorato gli avversari con una fitta rete di passaggi. Bravo Iuorio, letale Marcigliano.
IN CODA – Sono le tre le squadre che non hanno ancora rimosso lo zero dalla casella dei punti conquistati. Una di queste è il Gladiator, che però ha una partita in meno. I sammaritani si sono fatti rimontare dal Solofra, ma i segnali positivi vengono soprattutto da Benincasa che con due gol nei primi minuti ha già timbrato il suo biglietto da visita. A braccetto coi nerazzurri ci sono la Turris Octava, il cui dato statistico dei 17 gol subiti fa pensare che si dovrebbe lavorare sulla fase difensiva ma non tiene conto del fatto che i corallini non hanno certo avuto un calendario facile in avvio incontrando Sant’Egidio e Traiconet. Poi il Real Calvi Simaldone, che dopo essere rimasto in partita per lunghi tratti ed aver rischiato spesso di riaprirla contro il Napoli Lepanto alla prima giornata, questa volta si mangia letteralmente le mani per aver perso almeno un punto nella gara con l’Afragola che sembrava andare per il verso giusto. Piccole differenze a volte sono dettate dalle grandi giocate e i sanniti hanno il rimpianto del punteggio, ma la certezza di essere alla pari con tutti. E non dimenticate il nostro messaggio, questo campionato è lungo e faticoso, nessun calcolo e molta pazienza.