Decima vittoria consecutiva per il Cus Avellino C5 che batte col risultato di 7-5 il San Marzano e si gode il primato. Venezia: "Gli errori arbitrali sono il dazio da pagare".
Decimo successo per il bianco verdi di mister Carbone, che sono riusciti ad avere la meglio su un San Marzano volenteroso e che ha saputo sfruttare i troppi svarioni difensivi degli irpini, pur non riuscendo però ad ottenere granché dalla trasferta ad Avellino. 7-5 il risultato di un match dai due volti per Erba e soci, che con i tre punti tra le mura amiche volano a 18 punti in classifica, risultato pieno dopo 6 giornate, staccando di due lunghezze le dirette inseguitrici Real Macerone C5 e Pegaso Capo Miseno, prossimo avversario dei lupacchiotti ai quarti di finale di Coppa Italia (ndr domani i sorteggi).
PRIMO TEMPO – Gara iniziata sui binari dell'equilibrio: i primi 15 minuti di gioco hanno visto gli attaccanti delle due squadre cercare di bucare a più riprese le rispettive reti avversarie, senza però riuscire nei loro intenti. A sbloccare il risultato ci ha pensato per Avellino il solito Milito. L'azione a di poco a carambola del vantaggio dei padroni di casa p arte proprio dai piedi del centrale difensivo solofrano che ruba palla dai piedi del pivot avversario, gran sgroppata sulla fascia del numero 2 biancoverde che mette al centro per Parente. Il ‘divino' colpisce male il pallone sul secondo palo, ma c'è appostato Marrone. La sfera colpisce il bomber al petto e cade sui piedi di Milito, che non può far altro che insaccare. Pochi minuti dopo, è Marrone ad andare in gol: sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Milito, Parente raccoglie la palla, appoggiando per Marrone che segna il 2-0 irpino. Tanti i falli fischiati all'indirizzo degli avellinesi, che inducono la coppia arbitrale a decretare la quinta penalità: sul tiro libero di Dell'Isola, gli ospiti accorciano le distanze. Il primo tempo si chiude col risultato di 2-1.
SECONDO TEMPO – Mister Carbone si fa sentire negli spogliatoi. Il tecnico ha tutta l'intenzione di puntare tutto sull'arma in più della sua squadra: ripartenze e velocità sulle fasce. La squadra non ci impiega molto a trasformare in gioco i dettami del tecnico. La sagacia tecnica di Carbone sortisce gli effetti sperati: Avellino va in gol ben 4 volte rispettivamente con Marrone, Parente, Milito ed Erba. Da sottolineare il bel gesto tecnico che ha portato alla rete di Marino Parente, che dopo un'azione di rimessa portata avanti a mo' di biliardo ha concluso con una gran botta direttamente nel sette, suscitando gli applausi dei 500 tifosi accorsi alla tendostruttura del Campo Coni. Sul 6-1 a proprio favore, Avellino si è un po' cullato sugli allori, commettendo innumerevoli e decisivi errori in fase difensiva che hanno portato gli ospiti ad andare in gol 4 volte, riaprendo di fatto la partita. Il settimo sigillo avellinese, per la cronaca, porta la firma di Gigi Marrone, che a tabellino fa registrare una bella tripletta. Da registrare, inoltre, il rigore parato da Maurizio Preziuso sul risultato di 4-1 per Avellino, importante perché avrebbe consentito al San Marzano di accorciare le distanze in un momento topico dell'incontro, e l'episodio a dir poco dubbio che ha portato al secondo gol del San Marzano: a 48 ore dalla gara, si sollevano ancora molti dubbi sulla regolarità della marcatura, visto che la palla pare non aver oltrepassato la linea della porta difesa da Preziuso. Ma tant'è, il Cus Avellino C5 porta a casa tre punti d'oro e guarda tutti dall'alto dei suoi 18 punti. Domani, martedì 20 ottobre, la squadra ritornerà in palestra per la ripresa degli allenamenti.
Di seguito riportiamo le dichiarazioni rilasciate a fine gara dal capitano bianco verde, Genny Venezia:
"Il San Marzano ha onorato fino alla fine la partita, pur giocando con soli 6 uomini di movimento. La formazione salernitana, priva del portiere titolare De Luca squalificato e degli infortunati Orlando e Lauro, sicuramente recupererà punti in classifica per inserirsi nelle posizioni più nobili. Noi, dopo il 6-1 raggiunto a cinque minuti dalla fine, abbiamo subito un calo di concentrazione, dovuto alla stanchezza di chi aveva dato tanto per l'intera gara, nonostante il turnover attuato dal mister, utile a dare spazio a chi gioca di meno. Ne ha approfittato il San Marzano che, pur essendo molto più stanco di noi, ha avuto la forza di portarsi sul 6-4, prima del definitivo 7-5. C'è da dire che il 6-2 è stato realizzato dal San Marzano con la palla che non aveva superato la linea di porta ed è stato comunque concesso dall'arbitro, che si trov ava in posizione di centrocampo. In più voglio sottolineare che il 2-1 è stato realizzato su tiro libero dopo un inesistente dallo sanzionato a Milito, e poi, sul 4-1, è stato concesso un rigore, parato da Preziuso, per un fallo di Oliva che, oltre ad essere dubbio, è stato commesso soprattutto fuori area. D'altronde, da capolista, questo è il dazio da pagare!"