Dopo il poker (quattro vittorie di fila) a Maddaloni,la Flegreasi allena per mettere a segno il pokerissimo (cinque …) controla Trilem.Perla sfida di sabato a Monteruscello, mister Di Iorio potrebbe riavere a disposizione almeno uno dei due assenti di lunga data: Giuseppe Mollo ed Emanuele Scala. Durante la settimana i due hanno ricominciato a lavorare col gruppo non solo durante la seduta atletica ma anche in partitella. L’auspicio è di recuperare quanto prima anche l’altro infortunato Marchesano, fuori da inizio dicembre. Ritornando alla 20a giornata, la gara controla Trilem rappresenta anche un’occasione di rifarsi della debacle d’andata a Cardito: un 7-2 che fa ancora male a distanza di mesi. Affidiamo la nostra intervista settimanale a Mario Esposito, a cui facciamo i nostri auguri per il suo onomastico del 19 gennaio. Mario ci ha parlato del suo passato e dei tanti infortuni che hanno rallentato gli inizi di carriera, del presente e dell’ambiente speciale trovato alla Flegrea ed infine del suo futuro che lo vedrà convolare a nozze fra 6 mesi, magari qualche giorno dopo le finali play off.
1)Iniziamo a parlare di te, ripercorriamo le tappe della tua carriera: dagli esordi nel calcio a 5 fino all’arrivo alla Flegrea, raccontaci
Ho iniziato a giocare a calcio a 5 all’età di 21 anni, conla Barrese in c1. Andai a provare, c’era Dario Capasso, subito credette in me ed io ringrazierò sempre, sia lui che il mio grande amico presidente Nino Pappalardo. Fui uno dei protagonisti in quello squadrone che vinse il campionato. L’anno successivo, in B, terminai la stagione a dicembre per uno strappo al quadricipite che mi costò la conferma l’anno dopo. Decisi di riprovare con il calcio ad 11 ad Avellino ma dopo nemmeno 3 mesi capii che mi mancava il futsal e andai al Santa MariaLa Carità, allenata dal mio mister Capasso, dove conquistammo Coppa Italia regionale e nazionale con conseguente promozione in B. Dopo 4 memorabili anni in una squadra di amici e fratelli, mi chiamò di nuovo Nino Pappalardo, che nel frattempo aveva portatola Barrese in Al, ma anche lì un infortunio mi mise fuori causa dopo 3 mesi. Stessa sorte alla Bagnolese di Di Costanzo, anno in cui mi ruppi il menisco. Arriviamo così alla stagione scorsa, iniziata conla Napoli Vesevo in A1 e continuata quasi per intero alla Flegrea, una società composta da un gruppo di persone doc, a partire dal mio presidente Luigi Guardascione.
2)Oggi alla guida tecnica c’è Augusto Di Iorio: come ti stai trovando con i suoi metodi di allenamento?
Il mister, ancor prima di essere un preparatissimo allenatore, è un grande uomo. I suoi metodi di lavoro non sono mai noiosi, per noi è un grande punto di forza. Ha un carattere vincente che permette ad ognuno di noi di esprimersi al meglio, ci dà una carica ed un’adrenalina difficile da descrivere a parole. Credo che farà molta strada ed i fatti lo stanno a dimostrare. Anzi colgo l’occasione per fargli in pubblico un grosso in bocca al lupo per il futuro.
3)Sabato è arrivata la quarta vittoria di fila su un campo difficile come quello di Maddaloni, che partita è stata?
Dopo la coppa abbiamo avuto un momento di sbandamento, ma per fortuna ci siamo ripresi alla grande e la vittoria di sabato, contro una squadra difficile da affrontare per la sua aggressività in mezzo al campo, è la prova tangibile che stiamo bene. Credo che sia stata decisiva la nostra maggiore esperienza e quel pizzico di freddezza in più in zona gol avuta nel secondo tempo.
4)Sabato prossimo invece ospitate la Trilem, una squadra che all’andata vi ha battuti con un sonoro 7-2, che partita ti aspetti?
Sarà una partita come le altre, da vincere a tutti i costi per non perdere il treno play off. Guai a scendere in campo con la testa alla batosta dell’andata, loro sono una discreta squadra ma se esprimiamo il nostro gioco sarà dura per tutti uscire imbattuti da Monteruscello.
5)Al momento la griglia play off sembra un discorso tra Flegrea, New Team, Lepanto e Traiconet … quale fra queste 3 squadre vorresti incontrare in un eventuale play off e quale vorresti evitare?
Quattro squadre molto forti con caratteristiche diverse tra loro. Però confido moltissimo nei miei compagni, sono tranquillo a prescindere dall’avversario che eventualmente andremo ad affrontare. Rispetto per tutti ma paura di nessuno, anzi aggiungo una cosa: sono gli altri che dovranno preoccuparsi di noi.
6)La Flegrea sta dimostrando di essere una famiglia ancor prima di una squadra, ci dici 3-4 tuoi compagni di squadra con i quali hai legato di più?
Hai usato un termine che mi piace: alla Flegrea siamo una vera famiglia. Siamo tutti bravi ragazzi, ognuno rispetta gli altri, ci vogliamo bene ed in campo ci aiutamo l’uno con l’altro. Non cado nel tranello della domanda, sono davvero tutti ragazzi speciali.
7)Proprio i tuoi compagni di squadra ti hanno inserito in un ipotetico top five di questa C1, tu invece quale quintetto sceglieresti fra tutti i calcettisti di questo campionato?
Li ringrazio per la fiducia anche perchè se sto facendo bene è anche merito loro. Come quintetto ideale sceglierei 5 elementi della Flegrea ma sarei troppo di parte. Allora: in porta scelgo Guerra, centrale l’immenso Attanasio, sui lati mi affido alla tecnica di Stiano e Mazzocchi con Busino terminale offensivo.
8)Tu che hai giocato anche in categorie nazionali, riesci a dirmi il calcettista più forte con il quale hai giocato insieme?
Dal mio punto di vista i due calcettisti piu forti in assoluto visti da vicino sono Antonio Campano e Bico. Due forze della natura.
9)E quello più forte che ti sei trovato da avversario?
Vampeta della Luparense, impressionante, un fenomeno.
10)Raccontaci adesso il gol (o la partita) più bella da quando giochi a futsal!
Di gol ne ho fatti tanti ma scelgo quello segnato in coppa italia contro il Lepanto. Sulla partita più bella, ricordo un S.Maria-Acerra 4-3. Perdevamo 3-0, vincemmo all’ultimo secondo con un mio gol. Resta tuttora la partita più emozionante della mia carriera calcettistica.
11)Ed il giorno che cancelleresti dalla tua mente, che ne so una finale persa, un rigore sbagliato, una sconfitta!
Così come altri miei compagni, cancellerei dalla mia mente la finale di coppa italia persa con il Sant’Erasmo. Un ricordo ancora troppo recente.
12)Sappiamo che a breve convolerai a nozze, chiedi alla tua futura moglie un tuo pregio, magari quello di cui si è innamorata ed un tuo difetto caratteriale
Sì, ci sposiamo tra 6 mesi. Lei dice che si è innamorata della mia bellezza esterna ma io penso anche per il mio modo di giocare a calcio. Il mio difetto? Spesso sono troppo rompi…scatole!
13)E come calcettista invece, pregio e difetto di Mario Esposito?
Ho la fortuna di avere un bel sinistro e me lo fanno notare anche i miei compagni. Il mio difetto è che perdo quasi sempre l’uomo … e questo me lo fa notare il mister che mi richiama in continuazione
14)Hai un rito scaramantico prima di una gara o un’esultanza che preferisci dopo uno dei tuoi tanti gol?
Non ho un rito in particolare. Però mi piace esultare abbracciando i miei compagni ed allo stesso tempo puntare il dito verso la mia fidanzata sugli spalti.
15)In conclusione: se dovessi trovare un calciatore (calcio a 11 per intenderci) a cui somiglia di più Mario Esposito, chi scegli?
Quando giocavo a calcio a11 miispiravo ad Alessandro Del Piero e gli somigliavo parecchio, se non fosse per una sottile differenza: lui è juventino, io amo la maglia azzurra del mio Napoli.
Comunicato Stampa Flegrea