La MeGiC fino ad ora imbattuta incontra in trasferta il Cardito, la squadra forse più in forma del campionato, con l’obiettivo chiaro e delineato di non interrompere il record d’imbattibilità che la vede protagonista dall’inizio di campionato.
Gli avversari di turno hanno certamente dimostrato di saper stare in campo e di aver quella voglia di vincere tipica di chi gareggia ad alti livelli. Ciò detto si è assistito ad una bella gara, equilibrata e dura al punto giusto, che soltanto due errori in rapida successione del direttore di gara e l’atteggiamento poco sportivo di uno dei giocatori padroni di casa (peraltro subito emarginato dai propri compagni di squadra), ha rischiato di infiammare gli animi.
La MeGiC parte dunque con Coppola tra i pali e poi Ronga, Cerullo, Variselli e De Lucia, quest’ultimi al esordio dopo due brutti contrattempi alla caviglia.
L’andamento della partita e la chiave del gioco all’inizio pendono dalla parte del Cardito che, dopo appena 5 minuti, raggiunge il momentaneo vantaggio, complice anche una disattenzione difensiva, come sempre sottolineata dalle urla di Mister Caracciolo che più di tutti ci tiene a far bella figura.
Il gol subito, desta la MeGiC che prende in mano il pallino del gioco ed ha almeno tre limpide occasioni per agguantare il pareggio. Il possesso palla è tutto dalla parte degli ospiti che per un buon periodo impegnano l’estremo difensore casalingo dalla distanza, limitando al minimo le ripartenze, sulle quali comunque Coppola si fa trovare sempre attento.
Poi, proprio sullo scadere, arriva il gol di prepotenza di Rispoli che vince un rimpallo ed incrocia con rapidità la sfera pochi secondi prima che il direttore di gara fischi la fine del primo tempo.
Il pareggio agguantato sullo scadere è un segnale incoraggiante per Mister Caracciolo visibilmente preoccupato dal numero di occasioni sprecate. Ma c’è un altro fattore da considerare: è vero il Cardito si chiude in difesa, ma riparte con rapidità e, se non si concretizzano le occasioni, si rischia di ritrovasi sotto col risultato senza neanche accorgersene
Le squadre tornano in campo con la MeGiC che schiera dal primo Coppola, Di Febbraio, Variselli, Ronga, Maffei.
Il Cardito però al minuto sette passa nuovamente in vantaggio. Stavolta però la reazione della MeGiC è immediata e letale con Di Febbraio che dribbla il portiere e firma il pareggio 120 secondi dopo il gol subito.
Partita ancora godibile con le squadre ancora toniche e per nulla arrese al pareggio, che pure sembrerebbe un risultato giusto.
Poi, alla metà del secondo tempo, il numero 6 di casa, complice forse la marcatura stretta di Variselli, decide di interrompere un pomeriggio di sport con un gesto inqualificabile. Uno sputo sul viso. Inutile dire che solo l’enorme autocontrollo di Variselli e la prontezza di Mister Caracciolo nel tirarlo fuori dal campo, hanno fatto si che la situazione non degenerasse.
Fa piacere in fin dei conti che gli stessi avversari si scusino per l’accaduto, mentre l’arbitro cerca ancora di capire cosa stia succedendo.
E proprio il direttore di gara diventa protagonista sullo scadere. Siamo a 3 dalla fine ed il Cardito ha raggiunto il quinto fallo. Giaccio recupera palla dalla trequarti difensiva viene trattenuto vistosamente per la maglia, che si allarga vertiginosamente, così da perdere palla e permettere agli avversari di segnare. L’arbitro fa inizialmente finta di non aver notato un fallo grande come una casa, che avrebbe consegnato tra i piedi degli ospiti un tiro libero sullo scadere e con il risultato di parità. Per quanto invece visto in campo, il pareggio risulta essere un risultato giusto per la MeGiC che è ora matematicamente campione d’inverno.
Poi però sembra capire l’errore e appena sessanta secondi dopo fischia un fallo dubbio su Di Febbraio che vuol dire, stavolta si, tiro libero.
Ronga prende il pallone, lo sistema sul fischietto e segna il gol del definitivo 3-3.
Il triplice fischio dell’arbitro è accompagnato dalle polemiche, con un tifoso ospite, immediatamente allontanato dalla diregenza casalinga, che addirittura lo prende per la gola. Mentre la MeGiC deve alla fine recriminare per un fallo non fischiato sul finire che, se il direttore di gara non avesse avuto lo spessore per riconoscere il proprio errore, avrebbe voluto dire doppia beffa: non solo si sarebbe veduta negata la possibilità di vincere, ma di sicuro avrebbe perso il match.
INTERVISTE
A fine gara queste le impressioni del migliore in campo Rispoli:”Essere campioni d’inverno con un turno d’anticipo è motivo d’orgoglio per tutti noi e ci dà la consapevolezza che i sacrifici che stiamo facendo tutti: società, allenatore e giocatori portano i frutti sperati. La nostra forza è il gruppo chi gioca di più e chi meno sono tutti pronti a dare il loro contributo, ma soprattutto nei momenti di difficoltà come in questa partita che eravamo contati e non al meglio della condizione, siamo rimasti uniti e ci siamo aiutati come una vera squadra!! Per quel che riguarda le polemiche in campo penso che il gioco duro sia ammesso ma essere scorretti no… lo sputo è il gesto più squallido e sporco che possa esistere e non è accettabile, detto questo noi condanniamo solo la persona che se ne è macchiata e non l’intera squadra di Cardito, poi per quello che è successo fuori dal campo penso sarà il giudice sportivo a far pagare chi a sbagliato.
TABELLINO
MeGiC: Coppola, De Lucia, Di Febbraio, Rispoli, Giaccio, Variselli, Cerullo, Maffei, Ronga, Monda.
Gol: Rispoli, Di Febbraio, Ronga
PAGELLE
Coppola (62 min): 6,5. Sempre attento sulle ripartenze avversarie. Oggi però i suoi non gli danno una grossa mano.
De Lucia (8 min): 5,5. Assoggio di partita per lui che viene da un lungo infortunio. Un pò sfortunato in occasione del gol subito.
Di Febbraio (35 min): 6,5. Al ritorno dalla squalifica la sua voglia di fare si scontra con un pò di nervosismo. Cosa ne nasce? Il gol del pareggio al nono del secondo tempo.
Rispoli (42 min): 7+. Per dinamismo, voglia, quantità e resistenza il migliore dei suoi. Oggi poi, oltre a tutte queste qualità cui ci aveva già abituati, ci mette una discreta tecnica d’esecuzione. SAMURAI.
Giaccio (47 min): 6,5. L’avversario di turno lo tempesta letteralmente di falli e l’arbitro fa finta di non vedere. L’aquila oggi non vola.
Variselli (18 min): 6+. Ritorno al campo col sorriso, interrotto solo da un gesto antisportivo di un avversario. Prova più che convincente la sua.
Cerullo (29 min): 6. Con una febbre non del tutto smaltita di più davvero non si poteva pretendere. Oggi manca la brillantezza, ma il suo valore tecnico non si discute.
Maffei (29 min): 6+. Buona prova la sua, con qualche licenza tecnica che sono i sintomi di una condizione fisica in via di recupero.
Ronga (40 min): 6,5. Tutta la sua prova sta nel tiro libero realizzato sullo scadere. Un misto di FREDDEZZA, PRECISIONE E POTENZA. Che lo riscattano un pomeriggio grigio.
Mister Caracciolo 6,5 : in una partita difficile e con la rosa ai minimi termini ha la freddezza di mettere a sedere in panchini quelli con gli animi più accesi. CORAGGIOSO