“Una brutta esperienza”, è così che si può definire la trasferta di Mondragone per l’FB Ceppaloni. Purtroppo, ancora una volta, a perdere è stato lo sport. Il risultato dell’andata (10-2) in favore dei sanniti è stato ribaltato dai casertani che poi si sono imposti per 5 a 4 ai rigori conquistando la finalissima della competizione regionale. Si era capito fin dall’arrivo sul campo di gioco di Mondragone che sarebbe stata una serata “particolare”. Infatti, la struttura casertana –praticamente una gabbia- è parsa subito non adatta ad ospitare un incontro di tale importanza dove chiunque poteva accedere agli spogliatoi sia dell’arbitro che delle due squadre. La compagine di casa ha subito fatto valere “il fattore campo”. Nonostante questo la gara è iniziata nel migliore dei modi per il Ceppaloni. Infatti, dopo pochi minuti una grande azione di Pisani ha regalato il vantaggio agli uomini di Catalano. Il gol ospite, però, ha dato il via alla veemente reazione della Sinuessa Mondragone che è ben presto pervenuta al pareggio. Poco dopo il Ceppaloni ha perso Antonio Arigliani, letteralmente falciato e costretto ad uscire dal rettangolo di gioco con una caviglia gonfia come un melone. A quel punto è iniziato il Massimo Aversario show. Il numero 3 della compagine di casa, classe 1975, sul 2 a 1 in favore dei suoi ha dato vita ad una vera e propria personalissima caccia all’uomo su Giorgio Zollo, attaccante della nazionale italiana sordomuti, colpendolo con uno schiaffone a palla lontana non visto dall’arbitro. L’atteggiamento dei padroni di casa ha intimorito i sanniti che hanno disputato la peggiore partita della stagione. Bosco e compagni si sono fatti travolgere dall’impeto della Sinuessa Mondragone che ha chiuso il primo tempo sul 5 a 1. Nella ripresa i padroni di casa sono andati subito in rete allungando sul 6 a 1, ma Zollo ha prontamente accorciato le distanze bruciando Aversario e gonfiando la rete. Poco dopo, però, ancora Aversario ha falciato il numero 9 sannita che è stato messo praticamente fuori uso. Ma non è finita qui, perché Aversario, a voce alta, ha espresso tutto il suo rammarico per “non aver rotto le gambe” a Zollo. Atteggiamento veramente inspiegabile da parte di un giocatore esperto nei confronti di un ragazzo molto più giovane di lui. Nei minuti successivi Catalano ha perso Anche Pisani costretto ad abbandonare il campo per un problema alla caviglia, con la Sinuessa che ha continuato ad attaccare trovando altre quattro reti soprattutto grazie al “neo acquisto” D’Angelo protagonista di un match eccezionale. Sul 10 a 2, stesso risultato dell’andata, il Ceppaloni ha avuto due occasioni da rete con Mariano, ma in entrambi i casi il numero 10 ospite non è riuscito a trovare la via del gol. Ai calci di rigore Rossi si è fatto parare la conclusione dal portiere casertano, mentre la Sinuessa ha realizzato tutti e cinque i suoi tiri dal dischetto prendendosi la finalissima. Un vero peccato per la compagine ceppalonese -che per altro ha dovuto fare a meno dell’infortunato Marco Iannace, di Gabriele Luongo, e di Mirko Federici, bloccato a Benevento da problemi lavorativi- che si è ritrovata a giocare una “partita” in condizioni “molto particolari” contro una squadra che tra le mura amiche si trasforma spesso in una sorta di corazzata. Nelle ore successive al match la società FB ha presentato ricorso per verificare la posizione di alcuni giocatori della Sinuessa Mondragone che, a quanto pare, non risultano essere tesserati con la stessa.