In una Mds capace di scrivere una pagina di storia con un campionato da protagonisti, c’è chi dietro le quinte svolge da tempo immemore un lavoro egregio. Chi, come Gianluca Tito, si è fatto apprezzare da dirigente in annate ed annate di futsal in Campania fornendo il suo contributo qua e là in varie pagine di storia. Il cuore, però, ha sempre avuto attrazione particolare per la sua Marigliano. Lì dove è tornato il successo.
“Vincere non è mai facile – le sue parole a una settimana dal trionfo. – Vorrei proprio partire dalla frase che abbiamo fatto stampare sulle maglie “E’ stato troppo fac1le”: siamo stati noi bravi a farlo sembrare semplice, perché non abbiamo mai mollato e siamo sempre rimasti concentrati, sia i giocatori sia i dirigenti”.
“Per problemi familiari cinque anni fa mi sono allontanato dalla nostra infinita passione e mai avrei pensato di rientrare. Per questo devo ringraziare Genny Paolella, che ha fatto il mio nome alla società. Non è stato facile accettare perché in quel periodo avevo perso mio padre e con mia madre invalida non sapevo che fare. Mia moglie mi disse che avrei dovuto accettare dato che a papà avrebbe fatto piacere. L’ho fatto e come di consueto ho dato tutto me stesso: non potevo desiderare rientro migliore”.
“E’ stato fantastico collaborare con Sabatino Piccolo, Roberto Cece e Fabio Cervo, ragazzi eccezionali che conoscevo già ma questo percorso mi ha dato la possibilità di creare un rapporto più stretto con loro tre. Ho conosciuto poi Stefano Terracciano, il nostro preparatore dei portieri, la mia vera spalla per tutta la stagione. Anche con lui si è instaurato un rapporto che va oltre il futsal. Il nostro presidente Francesco Marotta, persona seria e disponibile a cui vanno i miei ringraziamenti per avermi dato la possibilità di far parte di questo gruppo eccezionale. Mister Barbato, persona ed allenatore eccezionale che ha guidato questi calcettisti in un modo esemplare. La sua conoscenza ha arricchito il mio bagaglio di esperienza. Infine il nostro capitano Lello Raffio, un grande uomo dentro e fuori dal campo. Ho ritrovato vecchi amici come Mario Esposito, Manlio Veneruso e Valentino Cennamo. Tutti sono stati incredibili”.
Dediche speciali. “Sono contento di questo mio ritorno e di questa gioia. La dedica va a mia moglie ed alle mie figlie – chiosa, che mi sono sempre vicine e mi supportano in tutto. A mio padre che sarebbe stato orgoglioso di questo mio ennesimo successo ed a tutta la società. Spero di continuare a stare a lungo in questo mondo che amo e di tagliare nuovi traguardi”.