“Prima o poi, ogni figlio, dopo esser cresciuto, deve camminare da solo, deve lasciare la propria famiglia e deve costruirsi la sua storia.
Ecco cosa è stato ed è per me il Futsal Parete, la mia famiglia: il mio padre e la mia madre sportiva.
Sono passati già 6 anni… 6 anni di grandi gioie e pochi dolori, 6 anni di battaglie sui campi, 6 anni di risate, 6 anni in cui ho conosciuto persone che adesso posso definire fratelli. Ma, come giusto che sia, anche le cose belle, per rimanere tali, devono finire ed oggi per me è arrivato il momento di salutare la mia famiglia.
Subito mi avete accolto come fossi stato uno dei vostri da sempre, mi avete coccolato e voluto bene, ci siamo arrabbiati, abbiamo litigato ma poi ci siamo sempre abbracciati e chiariti. Vi porterò sempre nel mio cuore! Parete è stata la mia casa e sarà sempre la mia casa! Ringrazio tutti: il presidente, il direttore, Nicola ed il mio staff, Antonio, Mimmo e Pietro.
Sin dal principio, mi avete dato fiducia ed in particolar modo quest’anno, nel nostro primo campionato nazionale di serie B. Spero di aver ripagato la vostra fiducia. Mi siete stati sempre vicino e non mi avete mai fatto mancare il vostro aiuto.
Ringrazio tutti i ragazzi della squadra perché davvero avete sputato sangue per il vostro allenatore.
Ringrazio i tifosi, che finalmente sono ritornati in massa a sostenerci; sentirsi spesso acclamare dal proprio pubblico mi ha fatto venire i brividi.
Ringrazio mia moglie per la pazienza avuta nel sostenermi anche quando spesso ero assente.
Che dire… Oggi per me è un giorno triste. Scrivo questa lettera con le lacrime al cuore ma consapevole di aver dato tutto, di aver portato in giro il nome del Futsal Parete con onore e con valori sportivi, di aver fatto vedere un buon futsal e di aver dimostrato che si possono raggiungere risultati col lavoro e la programmazione. Per me non è un addio ma soltanto un arrivederci…
Infatti ARRIVEDERCI FUTSAL PARETE!”