Con la settimana di riposo forzato (causa neve) alle spalle, la Cops Soccer 5 ne ha approfittato per fare il punto della situazione. Il progetto, definito dal Team Manager Felleca un “work in progress”, sta lentamente esprimendo tutte le sue potenzialità. A maggior ragione se si pensa che una buona fetta del gruppo si sta appena affacciando al panorama, ormai ampio e variegato, del calcio a 5.
Tra questi abbiamo avuto il piacere di ricevere ai nostri microfoni il portiere Netti e l’universale Sommella.
L’estremo difensore classe 90 ha stigmatizzato lo stato societario spiegando che “ Al di là dei singoli eventi e delle singole partite in cui si può anche pagare un approccio sbagliato alla partita, credo che questo sia un buon progetto e trovarvi un vero e proprio difetto non è facile. Quello che soprattutto mi ha sorpreso è stato vedere come le varie forze unitesi, mettano sul campo tutta la loro esperienza o, laddove manchi o comunque sia poca, si compensi con un’enorme voglia di far bene. Questo sia a livello di società che di squadra”.
Sul lavoro del Mister in senso stretto si è più specificamente espresso Sommella, per gli amici Nelli, universale classe 91. “ Mister Apollo ha colto subito le difficoltà di chi, come me che sono alla prima esperienza di calcio a 5, deve cominciare dalle basi. Infatti una cosa che mi è stata subito chiara è che il calcio a 11 e il calcio a 5 sono profondamente diversi tra loro. In pratica il lavoro delle prime settimane verteva tutto sul trovare il modo giusto di stare in campo; dopodiché andavano definiti i ruoli. Il Mister mi ha provato in più zone del campo, ma alla fine abbiamo convenuto che il mio ruolo naturale fosse quello di laterale”.
Lo stesso Team Manager Felleca ci ha tenuto a precisare che “Il gruppo che fa parte di questo progetto è stato scelto tenendo sempre fisso in mente il codice dell’equilibrio.
Sulla base di questo concetto abbiamo optato per una squadra giovane, ma con almeno un rinforzo d’esperienza per ogni ruolo. Caracciolo, Coppola, De Crescenzo, Orlando e Sarnataro: a loro spetta il compito di guidare in una crescita costante i compagni più inesperti, aiutandoli a mettere in pratica le indicazioni dell’allenatore Apollo, uomo di grande carisma ed esperienza”.
Uno dei veterani del gruppo è il laterale De Crescenzo. A lui chiediamo quale può essere la chiave di volta di questo progetto ed egli risponde prontamente che “Al di là della possibilità economica di una società, che anche a questi livelli vuol dire molto, io credo che l’arma in più della Cops sia il gruppo. Nella mia carriera non avevo mai visto allenamenti con una partecipazione così assoluta e badate bene che si sono svolte sessioni anche con il termostato fisso sugli zero gradi. Vuol dire che i ragazzi si sentono davvero parte del progetto”.
Dunque i segnali provenienti dagli spogliatoi e dalla dirigenza sembrano essere in linea con gli obiettivi che la società si è posta. Alla Cops Soccer 5 allora non resta che continuare a macinare punti per poter credere ancora nella promozione.
UFFICIO STAMPA COPS SOCCER 5.