Allandata si era imposto il Real Belvedere Battipaglia, mettendo in mostra un buon calcio, figlio dellottimo momento di forma del periodo. Già alla vigilia, laria di tensione era tangibile da ambo le parti: da un lato il Lavoro Doc Battipaglia, compagine con una striscia di risultati positivi in campionato ma con il pensiero fisso al derby, da 7 anni gara stregata; dallaltro, il Real Belvedere Battipaglia, squadra sempre presente nel panorama del calcio a 5 campano, voglioso di riscossa (considerando gli ultimi risultati) e di mantenere intatta questa tradizione positiva nella gara coi cugini. Tradizioni e sfottò a parte, un derby atipico, dove Davide, la rappresentativa di un piccolo quartiere, Belvedere, ha ottenuto maggiori successi rispetto al Golia di turno, Battipaglia. Ma questa è solo storia, quello che conta è il campo e lo sanno bene entrambe le rappresentative locali. Come prevedibile, gli spazi offerti agli avversari sono stati ampi, strizzando locchio allo spettacolo e facendo capire che per la classifica è una gara di poco rilievo: Lavoro Doc Battipaglia meglio classificato ma ad una distanza abissale dallimplacabile Green Park. Il pubblico è quello delle grandi occasioni, emblema dellimportanza di questa sfida. Sulla carta, il Lavoro Doc Battipaglia è superiore al Belvedere, nel gioco e negli obiettivi; in realtà, la classifica dice altro, con soli tre punti a separare i due club battipagliesi. Al fischio dinizio, le squadre si animano ed anche gli spettatori si fanno sentire a gran voce. Parte bene il Battipaglia, costringendo i giocatori del Belvedere sulla difensiva, pronti a catapultarsi in attacco non appena entrati in possesso del pallone. Il ritmo, comunque, sembra abbastanza blando. Ad interrompere questaurea di tensione, il gol del numero 10 del Battipaglia: rimessa laterale, azione rapida e gran botta, impossibile intervenire per il portiere del Belvedere, in casacca rossa e nera per loccasione, Giordano. Siamo appena al 9° minuto e gli schemi sembrano già un lontano ricordo
Gli attacchi del Belvedere sono delle vere e proprie folate, con manovre rapide, caparbietà ma inconcludenti. Ed al 14°, sugli sviluppi di una punizione (dubbia) al limite dellaria, il Battipaglia trova il gol del raddoppio, servendosi di uno schema molto astuto, reso facile dalla disattenzione difensiva degli uomini allenati da mister Delle Donne. La gara, ora, è nelle mani della squadra di casa ma il Real Belvedere Battipaglia tenta di farsi avanti di forza. Tale irruenza, al minuto 25° costa lespulsione a Palo, reo di aver reagito verbalmente ad una precedente ammonizione imputatagli dallarbitro. Fino a questepisodio, il giovane centrale del Belvedere era stato uno dei migliori in campo, il che rende ancor più amara la sua leggerezza. Ciò non bastasse, il fallo porta al tiro libero a favore del Battipaglia, realizzato (su respinta del portiere) dal numero 13. Sul 3-0, finalmente il Belvedere si dà una scossa, arrivando al 3-1 (tiro libero di Montanaro) e mancando di un non nulla i gol del clamoroso pareggio. Termina così la prima frazione di gioco, con tante azioni (nemmeno troppo ordinate
) da entrambe le parti e un po di nervosismo che inizia ad essere tangibile, anche sugli spalti. La pausa tra primo e secondo tempo porta un po di meritato riposo ai componenti delle due squadre, dando modo ai mister di caricare il gruppo e di ripassare le dinamiche di gioco. Eloquente mister Delle Donne, ma per il Belvedere è subito doccia gelata: pochi minuti dopo il fischio dellarbitro, infatti, il numero 3 del Lav Doc Battipaglia scaglia un diagonale senza troppe pretese, errore di Gambardella Attilio (subentrato a Giordano) e palla in rete. Ciò non bastasse, passano altri 8 minuti ed è ancora la squadra di casa ad andare in rete, portandosi sul 5 a 1. A questo punto, il pubblico si infiamma e la gara sembra dover seguire lo stesso copione del primo tempo. Ed invece, a sorpresa, la batosta risveglia il Real Belvedere, autore di un secondo tempo da applausi; prima Montanaro (tunnel al centro del campo e rasoiata chirurgica allangolo destro del portiere), poi doppio Volpe: rigore (al 18°) concesso per fallo di mano del capitano della squadra bianco azzurra e gran gol al 23°, sugli sviluppi di unazione travagliata in area avversaria. Il gol del 6 a 4 al minuto 27° del secondo tempo sembra chiudere i giochi. Ed invece, Gambardella Federico, allo scadere, infila la porta per la quinta porta, rendendo i 4 minuti di recupero una Battipaglia. La tensione sale ed il pubblico (e la panchina) battipagliese ora inizia a tremare, reazione opposta a quella avuta pochi minuti prima, quando si incoraggiava i propri beniamini a continuare ad avere un gioco dattacco, spingendosi ad arrivare alla goleada. Si è ormai al traguardo, i tifosi già iniziano a sbeffeggiare i cugini ma, proprio allultimo respiro, il Belvedere strappa il meritato pareggio: azione convulsa, serie di contrasti e fallo per la compagine ospite. Si incarica del tiro libero Montanaro, uno dei migliori in campo assieme a Volpe e Gambardella Luigi (subentrato nel finale ma decisivo nelleconomia del gioco per la propria quadra). I tifosi del Real Belvedere Battipaglia, rassegnati alla sconfitta, ora sono tutti stretti attorno alla loro squadra, certi che quella possa essere una giornata storica. E così è stato: parte Montanaro E., tiro e
rete! Ora il PalaPuglisi è unautentica bolgia, la rimonta è completa. Pochi istanti dopo, il fischio finale del direttore di gara fissa il risultato sul 6 a 6, risultato che conta poco per la classifica ma che porta il morale (del Real Belvedere) alle stelle. Piccola nota finale per il cuore dei tifosi giallo blu, felici di urlare a squarciagola una frase emblematica ai cugini: NON VINCETE MAI
di Nello Sorvillo