Dovevano essere i primi tre punti per l’Orange Passion, frutto di una partita giocata con cuore, grinta e carattere. Con il Frosinone, però, è arrivano solo un pari che lascia tanto amaro in bocca, giunto 40 secondi dalla sirena e che fa saltare i nervi per un episodio accaduto a fine gara che ha lasciato a bocca aperta praticamente tutto il pubblico di fede orange, nonché giocatori e staff. Ma procediamo con ordine. Padroni di casa che partono con Valdano, Parize, Cuomo, Scavassa e Guimaraes ed avversari che mettono Mizzoni fra i pali, e Bachega, Egea, Ricci e Vagner in movimento.
La partita – In avvio l’Orange Passion è straripante: Scavassa scalda i guanti di Mizzoni, poi Guimaraes al 4’ in ripartenza, brucia il portiere nell’uno contro uno e deposita in rete a porta vuota. Vagner prova subito la reazione ma trova il palo. Un giro di lancette più tardi “Cafè” Parize lancia sulla destra Cuomo che piazza il pallone sotto le gambe del portiere e raddoppia. Applausi a scena aperta. Ci prova anche Parize con un destro al volo ma la palla schizza fuori. Ricci prima con una doppia conclusione impegna Valdano, poi Vagner centra nuovamente il palo da posizione centrale. Lo stesso capitano dei laziali si fa ammonire per una presunta simulazione su intervento di Scavassa, l’Orange Passion era al quinto fallo. Valdano chiude la saracinesca e respinge gli attacchi di un Egea scatenato e, complice una difesa orange perfetta, il primo tempo si chiude sul doppio vantaggio per i padroni di casa.
Nella ripresa il Frosinone parte a razzo e riesce a trovare il gol che dimezza lo svantaggio al 4’ con Egea, il cui tiro viene leggermente deviato da Cuomo quel tanto che basta per spiazzare la sicura uscita di Valdano sulla traiettoria iniziale. Ma i colpi di scena non finiscono qui: un attimo dopo Parize cerca il gol a pallonetto ma Mizzoni tocca probabilmente con la mano fuori area e la direzione di gara non h dubbi: espulsione. Lapuente mette nella mischia capitan Suarato, non ancora in piena condizione, ma il vantaggio numerico non viene sfruttato a dovere. Padroni di casa che difendono a denti stretti il minimo vantaggio anche quando Vaz schiera Vagner come portiere di movimento a 4 minuti esatti dalla sirena. A 40’’ secondi dalla fine l’episodio incriminato: Gusmao, brasiliano classe ’84 tesserato in questa settimana dalla dirigenza e messo subito in campo da Lapuente, si immola e devia in angolo un pallone insidioso: si accascia a terra colto da crampi. L’arbitro si avvicina mentre lo stesso Gusmao fa cenno di chiedere il cambio: ma il Frosinone forse non si accorge dell’entità della situazione, nonostante Gusmao si trovi in piena area di rigore, davanti alla zona d’angolo dove poi è stato battuto il corner con cui Bachega ha messo in rete a porta sguarnita. Lo stesso Bachega va ad esultare verso la sua panchina, mentre Lapuente, Parize, Cuomo e Suarato vanno ad imbufalirsi con il diretto interessato per l’accaduto. Bachega giura di non aver visto e chiede scusa, gli arbitri Andriotto e Virga convalidano tutto, nonostante l’uomo a terra, ed anzi, mandano sotto la doccia Parize per proteste ed ammoniscono capitan Suarato che, diffidato, salterà anch’egli la prossima delicata trasferta ad Acireale nel turno infrasettimanale. Negli ultimi secondi non accade più nulla, se non gli applausi polemici di Suarato e compagni verso i giocatori avversari. Il Frosinone strappa un punto, ma a perdere è stato senz’altro il fairplay.
Interviste – Ovviamente deluso il patron dell’Orange Passion Antonio Boccia: “Si tratta di due punti persi ingiustamente. Abbiamo sofferto parecchio ma questo era preventivabile, date le nostre difficoltà. Si è visto il solito vecchio grande cuore che da sempre ci contraddistingue, fino a pochi secondi dalla fine, in cui siamo stati ingenui noi ma indubbiamente più furbi loro che hanno approfittato, forse non proprio in maniera corretta, della situazione. In quel momento abbiamo un po’ perso la bussola; in questi casi io non giustifico mai chi perde la testa, ma oggi è stato inevitabile. Potevamo andare ad Acireale con altro spirito, ed invece ci tocca fare i conti con le assenze di Parize e Suarato, sperando che arrivino buone notizie dal Paraguay per il transfert di Walter Villalba. E’ un peccato per com’è andata questa partita, ma faremo di tutto, come dirigenza, per completare la squadra e continuare a lottare per una salvezza in cui, da oggi, crediamo tutti un po’ di più”.
TABELLINO
Orange Passion: 1 Valdano, 2 Gusmao, 3 Sessa P., 4 Parize, 6 Scavassa, 7 Pesce, 8 Guimaraes, 9 Sessa M., 10 Suarato (K), 20 Cuomo, 12 Giugliano. All.: Lapuente.
Frosinone Futsal: 28 Mizzoni, 1 Passera, 2 Salati, 4 Tomadòn, 10 Bachega, 14 Egea, 15 Vagner (K), 17 Ricci, 22 Barbosa, 30 Petrucci, 19 Sosìn. All.: Vaz
Marcatori: 4’ Guimaraes (OP), 5’ Cuomo (OP); 24’ Egea (F), 40’ Bachega (F).
Ammoniti: Vagner (F), Gusmao (OP), Ricci (F), Suarato (OP).
Espulso: Mizzoni (F) al 25’, Parize (OP) al 40’.
Arbitri: Andriotto (Andria) e Virga (Enna). Cron.: Galasso (Avellino).
Marco De Rosa
Ufficio Stampa A.S.D. Orange Passion Poggiomarino