Dopo otto vittorie consecutive nelle partite ufficiali il Futsal S. Giorgio rallenta la sua corsa in un pomeriggio in cui lo sport centra ben poco. Si gioca in un campo dalle dimensioni al limite della norma e con una temperatura che staziona sotto lo zero. Sin dalle prime battute di gioco si capisce subito che per gli azzurrini non sarà una gara semplice sorpresi dall' eccessiva aggressività dei locali spesso perdonati da un direttore di gara troppo permissivo. Nonostante tutto sono gli ospiti a cercare di organizzare trame di gioco accettabili basandosi soprattutto sull'asse Iannazzone- Molinaro che con scambi in velocità creano qualche grattacapo al bravissimo estremo difensore avversario. Il goal del vantaggio lo sigla proprio Iannazone al 10' con un'incursione in area di testa che sorprende la retroguardia Irpina. Da qui in avanti la gara diven ta molto più cattiva con gli ospiti a subire le continue provocazioni dei giocatori di casa. La prima frazione di gioco si conclude con Iannella praticamente inoperoso mentre il Futsal S. Giorgio deve mangiarsi le mani per aver fallito almeno tre grossissime occasioni di cui una clamorosa con Iannazzone che su una ribattuta del portiere ad un passo dalla linea di porta si vede respingere una conclusione a botta sicura. Nell'intervallo mister Camerlengo invita i suoi a mantenere la calma e di cercare i goal per chiudere definitivamente la gara. La ripresa comincia sulla falsariga del primo tempo con gli ospiti alla ricerca di soluzioni per arrivare dalle parti di Solomita e i locali pronti a ripartire in contropiede. E' ancora Iannazzone che si divora un goal già fatto al 6' calciando sul palo un pallone abilmente conquistato nell'area piccola. Nel momento migliore per gli azzurrini arriva la beffa sull'unico tiro pericoloso, per la verità non proprio irresistibile. Il goal scuote i sanniti che col solito Iannazzone, Molinaro e ancora Iannazzone sfiorano più volte in nuovo vantaggio. A 10' dal termine succede il finimondo. Capozzi ingenuamente cede alle continue provocazioni di Cardinale e spintona l'avversario. Tutti i giocatori locali, compresi quelli dalla panchina, e un buon numero di sostenitori entrano in campo colpendo con calci e pugni diversi giocatori ospiti tra cui anche il mister in seconda Rocco Marrone entrato in campo nel tentativo di sedare la rissa. Per 2-3 minuti circa si assiste ad una vera caccia all'uomo. A farne le spese sono l'incolpevole Capozzi e un paio di giocatori locali. Ci vuole un pò prima che l'arbitro fa riprendere il gioco e inevitabilmente al primo affondo arriva il goal per la Gioventù Ariano. E' Santosuosso che un paio di metri oltre la metà campo, fa partire un tiro non proprio irresistibile che passa sotto una selva di gambe e si insacca alla destra di Iannella, forse coperto nell'occasione. Nonostante il clima intimidatorio la volontà e il cuore degli azzurrini si catapultano nella metà campo avversaria e dopo diversi tentativi andati a vuoto con Abate e Ferrara riescono a passare nuovamente in vantaggio quando già è stato chiamato l'ultimo minuto di gioco. Il goal porta la firma di Barrasso che si inventa un bellissimo goal dopo aver saltato in dribbling due avversari. Il confuso direttore di gara, assediato dai giocatori e dirigenti di casa, non se la sente di fischiare la fine e proprio all'ultimo tentativo una palla buttata a casaccio in area viene deviata quel poco che basta da ingannare l'incolpevole estremo difensore Iannella. " In tanti anni di sport – ribadisce mister Camerlengo – non ho mai visto una cosa del genere. Ho assistito ad uno spettacolo che non ha nulla a che fare con lo sport. Nel calcio ci può stare qualche scaramuccia tra i giocatori ma quando certi comportamenti sono avallati dai dirigenti locali, è inaccettabile. La violenza va stigmatizzata, non giustificata. Per quasi tutta la gara, all'interno del campo, vicino le due panchine c'era gente non autorizzata. Per non parlare del cancello aperto dal quale sono entrate persone che hanno preso parte alla "scazzottata gratuita ". Dispiace aver perso il primo posto in questo modo anche se mantenere i ritmi di una squadra del calibro del Real Calvi è praticamente impossibile. I nostri obiettivi restano immutati, raggiungere i play off giocando un buon calcio, sempre se ce lo permettono."