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Al suo terzo anno da allenatore, Raffaele Moccia si racconta. Serio, preciso, vuole il massimo dai suoi ragazzi, anche in allenamento. La vittoria nello scontro diretto contro il San Marco ha confermato che è il Futsal Sbarra la squadra da battere. Moccia parla a tutto campo, dai progetti ambiziosi che la società sta programmando per il prossimo anno all’amichevole di lusso contro il Napolilepanto.
Lei è un allenatore giovane ma allo stesso tempo molto esperto: qual è il vostro segreto?
Non ho nessun segreto in particolare. Ho giocato tanti anni a calcio, sono sei anni che mi sono insediato nel calcio a 5, prima come calcettista e adesso come allenatore. Quando ho capito che il mio fisico non reggeva più, ho fatto il corso per diventare allenatore. Infatti, alleno da poco, sono solo tre anni.
Quali squadre ha allenato?
Sono arrivato a stagione in corso, due anni fa, nella Sonfiditalia, poi sono arrivato l’anno scorso al Futsal Sbarra. Siamo arrivati ai play-off di Serie D, ed adesso siamo al comando in C2. Non posso proprio lamentarmi.
La vittoria contro il San Marco ha confermato le vostre ambizioni. Anche se la Redas non molla.
Dopo questo tour de force contro Ottaviano e San Marco ci aspetta un cammino, sulla carta, un po’ più “morbido”. Quindi vogliamo allungare sulla Redas, per poter arrivare più tranquilli allo scontro diretto previsto per l’ultima giornata di campionato, a casa loro.
Nel big-match di sabato avete dato dimostrazione di essere una squadra solida anche a livello caratteriale.
E’ vero, la squadra ha avuto un grandissimo atteggiamento durante la gara e mi ha sorpreso molto. Di solito, nelle gare di cartello, i miei soffrono sempre, si contraggono. Sabato, invece, hanno giocato alla grande.
Gli addetti ai lavori denominano il Futsal Sbarra come una “fucina di talenti”, come la vede?
Non so dirti se siamo una fucina di talenti, abbiamo tanti elementi giovani, molti under, che promettono molto bene. Abbiamo fatto un mix tra calcettisti giovani, che comunque hanno già giocato in campionati di categoria, e calcettisti d’esperienza per poter avere una rosa completa.
Emanuele Volonnino è un talentuoso calcettista classe ’92.
Lo seguivo da tempo, lo andavo a visionare anche durante i tornei estivi. Gli proposi di venire da noi già ad inizio campionato, lui scelse altre categorie. Mi ha richiamato a dicembre, visto che non era contento di come veniva utilizzato nel Napoli Ma.Ma., per venire a giocare qua. E lo abbiamo prelevato a titolo definitvo. Voglio sottolineare questa notizia una volta e per tutte: Volonnino è di nostra proprietà.
Un’eventuale promozione diretta in C1 fa parte dei programmi della società?
Assolutamente si. Già stiamo costruendo il settore giovanile, è nei nostri programmi vincere il campionato.
Possiamo definire l’amichevole di ieri contro il Napolilepanto un antipasto di C1?
Non so se possiamo definirlo un antipasto di C1, visto che anche loro stanno lottando per arrivare in serie B. Ci alleniamo gli stessi giorni con orari diversi e abbiamo approfittato della festività di Carnevale con la concomitanza della partita del Napoli in Champions ed abbiamo unificato gli orari per fare un’amichevole. Con loro, abbiamo uno splendido rapporto.
Avete perso 6-4, chiudendo il primo tempo 4-4. Non avete per niente fatto brutta figura.
E’ vero. Abbiamo giocato una buona gara contro una squadra che milita in una categoria superiore. Hanno vinto loro, ma i sono contento della prestazione dei miei ragazzi.
Siete la miglior difesa del campionato con 53 reti subite. Come applica la fase difensiva?
La mia squadra gioca con la difesa bassa e la marcatura a zona. E’ questa la mia idea di gioco. Io voglio che anche il pivot arretri dietro la linea del centrocampo, per far si che i reparti siano stretti tra loro. Poi, voglio fare un complimento al nostro portiere Astarita, sta giocando una stagione mostruosa.
Chi teme nella rincorsa al primo posto?
Se la devo dire tutta, io temo tutte le 4 squadre che attualmente occupano i posti utili per accedere ai play-off. Il Pomigliano è molto pericoloso, è una squadra che è partita con l’intento di vincere il campionato, quindi è un avversario sempre ostico. Mi hanno sorpreso molto gli Amici del Fusaro, che stanno giocando un buon calcio a 5. Poi Redas e San Marco ci daranno battaglia fino alla fine del campionato.
La prossima gara vi vede impegnati contro il Real Patria, squadra che deve salvarsi. E’ una partita che vi preoccupa?
Temo tantissimo questa gara. Spero che i miei ragazzi non pecchino di presunzione, è una gara molto difficile. In allenamento sto trasmettendo l’umiltà, perché è con l’umiltà che si affrontano queste gare, non dobbiamo giocare con arroganza.
Vi ritengono la favorita numero uno. Sentite questa pressione?
Non sentiamo alcuna pressione, ce la giocheremo fino alla fine. Volevo cogliere questa occasione per ringraziare tutti i miei ragazzi che mi stanno regalando queste immense soddisfazioni, anche i ragazzi che non trovano molto spazio. Volevo ringraziare il mio fantastico staff, che non gode di grande visibilità: da Sabatino Piccolo, il nostro ds, a Lombardi Natale, il nostro preparatore atletico, da Carlo Palma a Gennaro Cutarelli. Un ringraziamento ovviamente alla società, che ci sta permettendo di vivere questo sogno.