Torna la nostra "report", rubrica in cui attribuiremo un voto ad ogni compagine del massimo campionato regionale seguendo le gerarchie imposte dalla graduatoria. Ventesimo turno ricco di emozioni che non ha alterato il gap tra Macerone, Marianella e Capo Miseno, ma ha ridotto il distacco tra i flegrei ed il Città delle Acque. Turno ancora amaro per l'Omnigas ancora sconfitto in casa e balzo in avanti del Mario Simaldone che ha superato il Sant'Egidio.
MACERONE 6
Affiorano i primi segnali, non preoccupanti, di stanchezza nelle file del Macerone. Il collettivo di Volpe è riuscito a basire il San Marzano nella prima frazione, ma ha sofferto molto le sortite dei salernitani rischiando di capitolare dinanzi al pubblico amico. Troppo nervosismo, due espsulsioni, ma era anche una settimana particolare per il gruppo dopo l'incidente a Ranieri (stanno bene per fortuna lui e la moglie ndr). Una mezza battuta d'arresto che non deve far suonare alcun campanello di allarme, pero' preponderano le recriminazioni dovute ai mezzi passi falsi di Marianella e Capo Miseno che, in caso di punteggio pieno, avrebbero potuto incrementare la distanze sulle inseguitrici.
MARIANELLA 6,5
Nella Tensostruttura di Atripalda il Marianella ha limitato i danni arpionando un pareggio che è valso come una vittoria dal momento che gli irpini hanno condotto per 3 a 0 al termine della prima frazione. Punto che consente al team di mister Saviano di non perdere terreno dalla battistrada e mantenere invariate le distanza dal Capo Miseno.
CAPO MISENO 4
Cinque punti in 4 gare: un ruolino di marcia troppo esiguo se si vuole puntare alla leadership. Se poi aggiungiamo prestazioni da dimenticare come quella di ieri, l'obiettivo della promozione diretta si allontana sempre più. Al cospetto dell'Eboli hanno dato l'impressione di poter archiviare la contesa in 30 giri di lancette (3-0). Nella ripresa il Capo Miseno è risultato "non pervenuto", l'Eboli ha ringraziato e ha acciuffato un punto. Se i presupposti resteranno questi la conquista della vetta sarà una mera utopia.
CITTA' DELLE ACQUE 7
Un eccesso di rilassamento ed un pizzico di presunzione di troppo stavano costando caro al Città delle Acque che ha domato il Napoli Arpino nel primo tempo (0-3), ma nella ripresa ha sofferto gli attacchi dei padroni di casa ad un passo dall'impattare a 30'' dal termine. Queste le uniche note di demerito di un collettivo che, classifica alla mano, insidia le posizioni di vertice e lenisce il distacco dalla capolista (-7). Una scalata impressionante resa possibile anche dal valoroso condottiero Franco Atronne.
SAN MARZANO 8
Un'altra squadra destinata a sorprendere e recitare un ruolo da protagonista nell'ipotetica post season. Un San Marzano zelante e mai domo ha messo alle corde la battistrada. E divampano i rimpianti. Se solo i salernitani avessero trovato una compattezza d'organico dalla prima giornata, adesso avrebbero potuto essere la diretta inseguitrice del Macerone ambendo concretamente al salto di categoria.
CUS AVELLINO 7
Se mister Carbone con le proprie dimissioni intendeva dare una scossa all'ambiente irpino, ci è riuscito alla perfezione: ora l'Avellino vince, gioca bene e lo invoca pubblicamente. Chissà se il tecnico tornerà sui suoi passi. Tuttavia battere Omnigas e Sarno non ha richiesto un quoziente di difficoltà particolarmente elevato, ma già da sabato prossimo, in casa del Centro Aktis, i giochi si faranno duri ed il team di Lanzetta deve dimostrare di poter lottare fino alla fine del campionato per i play off.
CASAVATORE 6
Ordinaria amministrazione contro il Casagiove, si pensa già alla prossima e delicata sfida al cospetto del Marianella. Sfida della verità in cui i ragazzi dei tecnici Crisci e Martino cercheranno di espugnare Piscinola per non distaccarsi ulteriormente dall'apice della graduatoria. Vedremo se la strigliata del patron Caturano avrà sortito i suoi effetti benefici.
SOLOFRA 7
Quella di Cocchia al momento è la compagine di media classifica più difficile da battere. Anche il Marianella ha riscontrato molte difficoltà nel guadagnare un punto in quel di Atripalda. Nervosismi divampati nel finale di gara per un gol non convalidato a De Maio. Tuttavia la salvezza, l'obiettivo minimo, è alle porte e servono 10-12 punti per restare nel massimo campionato regionale.
AFRAGOLA 7
Due vittorie di fila proiettano il Futsal Afragola verso posizioni di classifica tranquille allontanando di 7 punti il sest'ultimo posto. Afragola corsaro ad Agnano abile a ribaltare il 3 a 2 inflitto dai locali ad inizio ripresa. Nenè poi in pieno recupero ha regalato 3 punti ad un'entusiasta mister Gennarelli che ha messo a dura prova le sue coronarie nei 2' finali.
OMNIGAS 4
Nelle ultime due partite l'Omnigas è stata sempre in vantaggio ad inizio ripresa per poi capitolare nei minuti finali. Mister Imperatore dovrà lavorare essenzialmente sull'aspetto mentale di un collettivo allo sbando che deve guardarsi indietro per non essere risucchiata dai bassifondi della graduatoria.
WONDER LINE 6
Nel secondo tempo contro il Centro Aktis, la Wonder Line ha dimostrato che quando vuole sa giocare a ritmi molto elevati. La rimonta affidata a Trincone e Piccirillo ha condotto gli uomini di mister Capasso ad un passo dal successo. I soliti svarioni difensivi hanno placato tutti gli entusiasmi a 5' dal termine. Si pensa già alla Coppa Italia (27 gennaio a Teramo) con l'auspicio che l'impegno nazionale non determini un crollo fisico del team flegreo.
CENTRO AKTIS 6
Una flessione psicofisica negli ultimi 20' di gara ha tolto forse 2 punti al Centro Aktis. La strada per la salvezza è ancora lastricata da insidie, ma il team di Turtoro ha dimostrato di essere in salute e di poter competere con ogni avversario.
SIMALDONE 7
Questo gruppo operaio sta entrando nell'ottica d'idee che per ottenere la salvezza è d'obbligo centrare il massimo della posta negli scontri diretti. Una filosofia vincente che ha permesso al Simaldone di schierarsi ai margini della parte play out a 3 punti dalla tranquillità. Azzeccato l'acquisto di Correa, decisivo ieri contro il Sant'Egidio.
SANT'EGIDIO 4
Suscita davvero sensazioni di malinconia e tristezza vedere tante qualità tecniche inespresse. Un organico composto da individualità di altissimo spessore si trova relegato in quint'ultima posizione in piena bagarre play out. Al Palatedeschi gli uomini di Malafronte sono durati solo 10', giusto il tempo di segnare un gol e scomparire dal rettangolo di gioco.
NAPOLI ARPINO 5
L'impegno c'è, ma la concretezza manca. Il Napoli Arpino gioca solo il secondo tempo al cospetto del Città delle Acque sfiorando di pareggiare. L'inesperienza è la pecca principale che contraddistingue i rossoblù.
SISLEY EBOLI 7
Con un Pacileo stakanovista che svolge sia mansioni di bomber che di portiere di movimento, la Sisley Eboli frena il Capo Miseno a 2'dallo scadere e con i tre punti che dovrebbero arrivare dal ricorso presentato ai danni del Casagiove dovrebbe proiettarsi al di fuori della zona retrocessione. Un bel traguardo per una truppa considerata spacciata ad inizio campionato.
CASAGIOVE E SARNO 5
Casagiove e Sarno stanno continuando egregiamente ad onorare gli impegni di campionato. Le discrepanze tecniche con tutte le altre squadre risultano abissali, ma l'impegno e la foga agonistica non mancano mai.
FORMAZIONE PUNTO 5
Righi (Futsal Afragola)
Nicodemo (Solofra)
Borriello (Casavatore)
Orlando (San Marzano)
Visconti (Napoli Arpino)
Erba (Avellino)
Trincone (Wonder Line)
Angellotti (Città delle Acque)
Minopoli (Centro Aktis)
Correa (Mario Simaldone)
Salierno (Marianella)
Pacileo (Sisley Eboli)
Allenatore: Franco Atronne (Città delle Acque)