Come un anno fa con il modugno e agli ottavi di coppa, anche quest’anno il Napoli Ma.Ma. viene eliminato in una sfortunatissima gara terminata 4-2 per il Modugno e persa ai tempi supplementari 7-2. Mercoledi si è assistito ad uno spettacolo maschio dei ragazzi in campo e ad una gara fatta di grossi sacrifici dei ragazzi di Mister De Michele che veramente ce l’hanno messa tutta per raggiungere il traguardo delle finali, rimaneggiati come erano, per l’assenza degli infortunati Cani e Alban. La gara fino a 4 minuti dalla fine vedeva i napoletani qualificati ma poi il gol del 4 a 2 ha demoralizzato soprattutto gli atleti più piccoli. Il problema comunque non era rappresentato dal valore degli avversari perchè il Napoli Ma.Ma. con i due giganti Costa e Darsio ha dato spettacolo, ma ancora piu’ spettacolare sono stati i vari Canneva (95), Campolongo (94) e Spigonardo (94) che hanno giocato alla pari con i più grandi avversari. Il problema vero (e ci dispiace dirlo perchè come società non ci lamentiamo mai degli arbitri) è stato senza dubbio uno degli arbitri (di provenienza pugliese) che ha fatto il bello e cattivo tempo ed ha fin dall’inizio orientato la gara a modo suo. Il suo collega impassibile, succube e impotente, lui, il protagonista, che accusava gli altri di protagonismo!! Non è il caso di raccontare tutto quello che è successo e come società non vogliamo nemmeno sapere il suo nome; non ci interessa nemmeno del fatto che facendo abuso di potere scriverà di tutto per danneggiare chi semplicemente gli chiedeva spiegazioni ricevendo in cambio solo prese in giro al limite della maleducazione; quello che ci interessa è lanciare un “in bocca al lupo” ai ragazzi del Modugno per il prosieguo in Coppa Italia augurando loro di avere a che fare con arbitri campani che quando arbitrano squadre della loro regione si fanno in quattro per essere imparziali!! Il Napoli Ma.Ma. torna dalla Puglia con un bagaglio di esperienza in più soprattutto per i ragazzini impiegati nella gara e con un rimpianto: bastava un Alban in più per portare in porto la finale ma, si sà, gli atleti più bravi servono soprattutto alla prima squadra e non vanno rischiati.