Un finale di campionato da dimenticare, l’incredibile sconfitta interna col Pescara, il kappaò di Roma con le squalifiche di Bentivoglio e Vitale, un’ultima giornata con l’incubo del play out, le durissime parole del presidente Mattiello in settimana. La Woman Napoli ha fatto di tutto per buttare temporaneamente all’aria una stagione che con alti e bassi l’aveva vista comunque capace di puntare ad una salvezza tranquilla. Ed invece si è presentata a quella che doveva essere una passerella conclusiva con l’ansia di non farcela. Soltanto un cambio a disposizione nello scontro diretto con l’Aranova. Le laziali avevano l’obbligo di espugnare il Pala Aliperti di Marigliano per restare nella massima categoria dalla porta principale. Classifica alla mano, Flaminio & company in caso di passo falso avrebbero dovuto sperare nella vittoria della Roma sul campo dell’Ardea perché contro quest’ultima, a pari punti, c’era il vantaggio negli scontri diretti vinti entrambi. Alla fine l’Ardea ha perso, ma la Woman ha fatto in pieno il suo dovere, anzi, ha forse disputato una delle più belle partite dell’anno davanti al pubblico amico. Dopo un palo colpito dalla veterana Carta (46 anni) ci ha pensato il trenino Cira Di Dato a volare sulla destra facendo esplodere per due volte il destro al 5′ e al 9′. Un vantaggio fondamentale per il morale e per gestire al meglio la partita e le risorse fisiche. Le ospiti dimostrano di avere le idee molto confuse, la Woman tiene splendidamente il pallino del gioco e rischia pochissimo. Nella ripresa l’Aranova cambia il portiere, ma punge poco e quando lo fa trova il baluardo De Luca a blindare la porta. Ci si mette anche l’arbitro ad inventare un rigore per un presunto fallo proprio dell’estremo difensore campano su Carta, quando è il pivot laziale ad appoggiarsi al 33′. La dea bendata aveva però già disegnato la trama di questa partita e il penalty della stessa Carta si stampa sul palo esterno. Gli ultimi minuti sono un conto alla rovescia infinito con le ospiti che rischiano il portiere di movimento senza alcun esito. Giannoccoli le ha prese tutte da centrale difensivo, Pugliese è stata fondamentale e puntuale in tutte le chiusure, Flaminio ha giocato una gara dispendiosissima facendo valere tutta la sua tecnica, lottando su ogni pallone, Mansi è stata precisa e determinante a dare fiato alle compagne, Di Dato fenomenale. Per l’Aranova oggi non c’era alcuna possibilità di vittoria, il gol di de Luca ha suggellato una prova fantastica e la permanenza in serie A è strameritata.