Un fulmine a ciel sereno. Le ultime settimane avevano probabilmente nascosto una situazione o un’intenzione diversa. Fatto sta che il Vico Equense ? pronto a cedere il titolo e l’acquirente numero uno ? la Cogeap Vesevo. Il presidente Raffaele Di Rosa (nella foto) aveva fissato tempo fa, a met? giugno, una possibile decisione sul futuro. E’ arrivata prima. Dopo la splendida organizzazione della Final Four di Coppa Italia in A2, tutto lasciava presagire che questo club stesse costruendo qualcosa di duraturo, proiettato nel futuro. Sbagliato. Fallito l’accordo con Bellona e Scafati (stava per nascere una societ? a tre con la squadra che avrebbe giocato nella citt? salernitana) c’? stato l’improvviso colpo di scena sabato scorso. E’ lo stesso massimo dirigente a spiegarne le ragioni: ?Lascio prima di tutto per motivi personali, ma ci sono piccole cose che mi hanno fatto perdere l’entusiasmo?.
Quali?
?Non vale la pena continuare in una citt? che non ha risposto alle aspettative. Nonostante tutto quello che abbiamo costruito, non ho avuto alcun sostegno, ho notato che l’interesse ? scarso?.
Vico Equense le ha dato poco dal punto di vista emotivo?
?Ho un bellissimo ricordo della Final Four di Coppa Italia, se abbiamo fatto determinati passi ? perch?, ripeto, c’era la speranza di avere un supporto. Questo manca e dunque ho deciso di cambiare strada?.
Lascia la squadra cos??
?Ho mantenuto e manterr? tutti gli impegni economici. Sono deluso dall’atteggiamento di qualche giocatore che aveva gi? mentalmente abbandonato il gruppo prima della fine del campionato, ma ora vedremo il da farsi?.
Qualche ringraziamento?
?Mi dispiace per Stefano Salviati. Tutto quello che ha fatto ? stato straordinario e se questa societ? ha ottentuto dei risultati lo si deve solo a lui?.
La rivedremo al timone di comando di qualche club?
?Vorrei fare calcio a 5 a Pompei, nella mia citt?. Se un giorno dovesse concretizzarsi la costruzione di un palasport, mi far? subito avanti per rifare la societ??.
E il digg? del Vico Equense, Stefano Salviati, commenta cos?: ?Sono amareggiato dalla scelta del presidente per? la rispetto se ? per motivi personali. Purtroppo ho constatato che in Campania per una ragione o per un?altra non ? possibile lavorare ad un progetto, si vive alla giornata. Se non si avvicinano nuovi imprenditori siamo destinati a morire?.
E il futuro di Salviati per ora non ha uno sbocco. ?Aspetter? e cercher? una soluzione migliore per me e per i miei ragazzi?.
Vedremo cosa accadr?, anche se il presidente Di Rosa lascia capire che quest’addio ? un arrivederci, magari anche con un altro colpo di scena. Diciamo pure che il titolo del Vico Equense era gi? sul tavolo delle trattative. Infatti, con la possibile fusione descritta (Scafati e Bellona ndr), per anzianit? di matricola (20 anni) il nuovo club avrebbe conservato il titolo del Bellona per giocare a Scafati. E potrebbe essere cos? il nuovo scenario anche senza il Vico. Non si ? chiusa la pista che porta a questa soluzione. Notizia dell’ultim’ora vede per? un ulteriore sbocco, quello che, ceduto il titolo del Vico Equense, il Bellona possa chiedere di essere ospitato un anno nella citt? sorrentina, rinunciando all’accordo con lo Scafati e riformulando un’intesa con Di Rosa che, in questo caso, avrebbe un ruolo di minore responsabilit? nella nuova societ?.
Dunque, il calcio a 5 da Vico non sparirebbe, in attesa che a Bellona si costruisca il palasport.
E’ cosa nota che il presidente Giuseppe Carusone abbia pi? volte sostenuto di essere alla ricerca di un partner. C’? una mezza intesa con il New Capua di Antonio Della Valle, il quale ha offerto la struttura e la possibilit? di occuparsi del settore giovanile. Poi la strada che porta a Scafati e quella che porta a Vico Equnese. Terza ipotesi, per ora lontana, quella che il Bellona possa fare qualcosa insieme o vendere al Casagiove.
Proviamo a ricapitolare. Il Marcianise (a seguire il servizio) ? in partenza per un torneo in Russia. Il presidente Sparaco deve risolvere il problema palasport, vedere se riesce a ricucire lo strappo creato con qualche giocatore o rivoluzioner? la squadra. Del Napoli non parliamo per correttezza essendo la squadra impegnata nell’ultimo assalto alla serie A. Notizia romana, per?, parla di un Genzano gi? in sintonia con la Lazio per fare un unico club in serie A.
L’accordo tra Vico e Cogeap Vesevo dovrebbe essere concretizzato oggi (24-5). Bocce cucite al momento nel club di San Sebastiano fino alla firma. A differenza di altri, per?, ha un punto di partenza fondamentale: il nuovo palazzetto dello sport dove poter finalmente giocare. E a chi potrebbe finire il titolo della Cogeap? Non ci sono candidati al momento. Potremmo ipotizzare un ritorno dello Scafati, un approccio di Sarno e Casagiove se nessuna delle due dovesse raggiungere il traguardo attraverso i play off. Un passo pi? indietro il Gladiator, ma non dimentichiamo che in ballo ci sarebbe anche il titolo dell’Aversa. Il presidente Della Volpe, dopo il fallimento dell’ultima stagione, ha ancora le idee confuse: o fare la squadra o mollare tutto. Per questa societ?, in verit?, gi? erano state intavolate due trattative: una con il New Capua e l’altra con il Parete. Nulla di concreto.
E non finisce qui perch? arrivano nuovamente voci di possibile crisi sull’Isola Verde dopo il ritorno in serie B con il rischio clamoroso di una non iscrizione.
Tante notizie di mercato iniziano gi? a trapelare. La mezza rivoluzione del Marigliano con le partenze dei vari Iamunno, Pinto, Iervolino, che ha provato anche a trovare un accordo con il Napoli Five, fallito prima di cominciare. Allenatori a spasso, panchine da confermare: di tutto questo ne parleremo la prossima settimana.
MARCIANISE – Sono due i problemi da affrontare per ordine di tempo al Marcianise: il primo ? quello del palasport, il secondo riguarda la squadra. Abbiamo chiesto al presidente Carlo Sparaco (nella foto) quanto ci fosse di vero sulle possibilit? che l’anno venturo il Marcinaise non partecipi al campionato di massima categoria.
?Senza struttura non si pi? fare calcio a 5 – dice il massimo dirigente casertano – . Abbiamo pi? volte sollecitato le istituzioni locali affinch? ci dessero l’ok per costruire il palazzetto dello sport. Sono giunto alla conclusione che, individuato il terreno, edificheremo al 90 per cento il nuovo impianto, ma ci vorr? almeno un anno per realizzarlo?.
Chiaro che il Marcianise giocher? “fuori casa” tutto il prossimo torneo. Ma dove?
?Ci stiamo muovendo per trovare una sistemazione nel raggio di 15-20 km, altrimenti non avrebbe senso. Un serie A ad Ariano Irpino, per esempio, non la possiamo accettare?.
La logica ci dice Aversa.
?E’ vero, ma sembra che sia la possibilit? di giocare solo la partita senza poter disputare un allenamento e questa ipotesi non ? idilliaca. Ci stiamo muovendo anche ttraverso altre soluzioni e a breve avremo una risposta definitiva?.
Marcianise con un altro club per fare la A?
?Ho avuto molti incontri, ? vero, ho dettato le mie condizioni. Sono sempre aperto al dialogo. Per ora, per?, non abbiamo concluso alcun accordo?.
Un confronto aperto con giocatori e tecnico, la serie A impone ulteriori sacrifici economici, lei ha chiesto un mese di tempo.
?Ho avuto un dialogo aperto con tutti i giocatori e con il tecnico. Mi rendo conto che alcuni hanno fretta di avere delle risposte, ma non sono in grado di dargliele, quindi sono liberi di trovare altre soluzioni?.
Douglas Pierrotti sembra intenzionato ad accettare altre offerte, probabile il suo arrivo al Montesilvano, difficile che continui la sua avventura in Terra di Lavoro.
?Per il tecnico vale lo stesso discorso fatto ai giocatori?.
Un mese per sapere il futuro del Marcianise e per capire chi vestir? la casacca biancobl? l’anno venturo.
?Abbiamo le risorse per costruire la squadra anche quando tutti credono che sia troppo tardi. Sono tranquillo e fiducioso?.
Fabio Morra
* articoli tratti da Napoli Metropoli