Finisce con un pareggio la sfida tra Napoli Lepanto e Cus Avellino, un 1 a 1 maturato dopo una partita godibile. Napoli Lepanto che passa in vantaggio con Esposito al 30′ dopo una serie di occasioni da una parte e dall’altra. Nella ripresa, al 40′ c’è l’espulsione di Cordua. Il secondo tempo è più vivace ed i due portieri si esaltano: Finamore che si esibisce in un grande intervento su Erba, mentre Preziuso ipnotizza Iazzetta, Starace ed Esposito. Gli ospiti trovano il pari a pochi minuti dal termine con Marrone, ma il gol genera le proteste del team di Oliva. Nel finale entrambe le squadre provano a vincere, ma devono dividersi la posta in palio. Giallo al 60′: prima viene fischiato un sesto fallo a favore della squadra di Errico, poi il direttore di gara torna sui suoi passi, dichiarando che si tratta del quinto. Pesante il bilancio disciplinare: oltre a Cordua vengono infatti allontanati anche Oliva e Lanzetta.
Rammaricato il presidente locale Righetti: “Il portiere avversario ha compiuto miracoli, poi la coppia arbitrale è andata in confusione, il goal è arrivato mentre eravamo fermi perchè bisognava segnare un’ammonizione. Inoltre c’era il sesto fallo in loro favore ma gli arbitri non erano dello stesso parere. Deplorevole che non hanno nemmeno lasciato che le squadre si salutassero, sono andati direttamente nel proprio spogliatoio. Se non ci fossero state squadre e società di un certo spessore, si sarebbe degenerato a causa loro, invece abbiamo ricevuto e fatto i complimenti per la lealtà sportiva. Comunque la colpa è più nostra per non aver chiuso la gara, queste due settimane ci serviranno per migliorare quanto sbagliato, applausi a tutti loro in campo”.
Entusiasta della prestazione dei suoi Errico a fine gara: “Altro che outsider, abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Oggi siamo stati straordinari, ma un po’ sfortunati. Peccato per quell’episodio clamoroso allo scadere, ma torniamo a casa consapevoli di essere cresciuti molto e di poter recitare un ruolo da protagonisti in questo campionato”.