Serata parzialmente libera per chi come noi segue il calcio a 5 nazionale. Facciamo un giro panoramico sui vari siti e andiamo a vedere anche i famigerati forum, organo di discussione in questi giorni. Su www.ilcalcioa5.com c’? ampia scelta di campionati e argomenti sui quali si dovrebbe dibattere. In particolare ci soffermiamo su quello di serie A2 girone B monopolizzato a quanto pare dal caso Napoli Vesevo. Premessa dovuta ? che ognuno in democrazia ha la possibilit? di dire ci? che vuole: lo sfott?, la critica, i dubbi sono tutti legittimi se esternati in maniera intelligente, magari anche con riferimenti giornalistici, se si cerca con ironia di dire la propria senza mai offendere qualcuno. Tutto questo, se la memoria non ? offuscata, avrebbe solitamente bisogno di un moderatore che sappia controllare chi resti nel limite della decenza.
Ci piacerebbe dunque che il forum possa restare uno strumento di libert? espressiva, colorita nei toni, a volte accesi, ma pur sempre e solo scherzosi. Nulla pi?.
Chi per? non conosce la storia e usa frasi a caso per darsi un tono pur di uscire dal grigiore della sua squallida e povera ignoranza non dovrebbe permettersi di fare paragoni come quelli che abbiamo riportato per rendervene conto e, con questo, ci auguriamo che gli autori del sito ilcalcioa5.com capiscano che lasciando libero sfogo purtroppo anche agli idioti, diventano loro complici e ridicoli agli occhi di chi li legge. Non basta scrivere a margine: NETIQUETTE (buona educazione in rete): IlCalcioa5.com e la sua Redazione non sono in alcun modo responsabili del contenuto dei messaggi inseriti dagli utenti e dai visitatori nel Forum e nella chat del sito www.ilcalcioa5.com. Non utilizzare un linguaggio offensivo (nostra aggiunta: ?).
Questa non vuole essere una difesa del tecnico De Luise, non ci ha dato alcun mandato, ma di quel popolo argentino che giustamente egli ha citato nella risposta che avrebbe bisogno di rispetto e silenzio.
Fabio Morra – direttore www.punto5.it
Tratto dal forum di serie A2 girone B del sito ilcalcioa5.com:
TANGOARGENTINO
Piccolo Tifoso
reg. dal: 20-Nov-2007
Messaggi: 50
Da: ROSARIO
Inviato: 22-11-2007 14:41
de luise vai a casa tua a fare il dittatore……….e poi ci chiediamo che fine hanno fatto i desaparecidos in argentina? basta conoscere uno come de luise per capire tutto!!!!!!!!!!!!!!!
Sono Vicente De Luise, sto seguendo attentamente questo forum in cui soffro l?attacco quotidianamente per persone che allo stesso tempo non posso negare, so perfettamente chi sono. Fino adesso, non ho voluto intervenire, perch? considero che la mediocrit? ? un male di tutta l?umanit?. E non mi piace perdere il tempo con mediocri.
Per? ammetto che quello che ho letto adesso, e veramente una cosa brutta, intollerabile. L?Argentina ? una terra che ha accolto a tanti italiani, qualcuno scappava dalla fame, altri dalla guerra, altri volevano far il loro sogno e purtroppo in quel momento non lo potevano fare in Italia. Mio padre era uno di quelli.
30 anni fa, ha avuto una tragedia. Un gruppo di militari che aveva presso il potere in Argentina uccide 30.000 persone (los desaparecidos) che non pensavano come loro, tra di loro argentini, italoargentini o direttamente italiani (nati in Italia come piace dire a qualcuno qua). Infatti, Italia ? in causa contro alcuni militari argentini (anche aveva militari italoargentini che uccidevano alle persone). Quello che ? successo in Argentina, fu un genocidio, crimini di lesa umanit?, in sintesi, una tragedia. La stessa cosa che ? successo in Europa per altri motivi durante le guerre, e altri persecuzioni a diversi popoli del mondo. Adesso vedo in questo forum che un Sig. (?) si ride della disgrazia della umanit? stessa. Ha scritto, de luise vai a casa tua a fare il dittatore……….e poi ci chiediamo che fine hanno fatto i desaparecidos in argentina?
basta conoscere uno come de luise per capire tutto!!!!!!!!!!!!!!! Ridendosi del dolore di tante mamme che non hanno saputo mai dei loro figli. Ridendosi del dolore di tante nonne che gli hanno rubato il nipote e mai l?hanno visto. Su di me, scrive tutto quello che tu vuoi, per? mi piacerebbe che dicessi il nome, io non ho nessun problema a fare un dibattito con te su futsal, soltanto di futsal, sarebbe disposto a scendere alla tua mediocrit?. Per? non posso negare che sento che sei un povero uomo, sempre nascosto sotto un sopranome (Tango argentino), diffamando, pieno di odio, perch? sicuramente non hai sogni, il tuo unico sogno ? distruggere i sogni degli altri, e lo peggiore, arrivando a questa brutta offesa, che rivela lo povero che sei. Ti chiedo nel nome delle ?Madres de la Plaza de Mayo?, nel nome della Umanit?, della gente con comportamento civile, che chieda scusa per la grave offesa che hai fatto. Penso che veramente non ti hai reso conto della brutta cosa che hai scritto semplicemente perch? sei un ignorante, perch? la tua vita ? il calcio d?angolo, o parlare male degli altri. Il calcio a 5 non ? importante di fronte a questo, di fronte al tuo pensiero sulla Umanit?. Io non penso come te, devo sparire secondo te????
Per finire, vedi ?Il Postino di Neruda?, all?indimenticabile Massimo Troissi, lui nel film faceva un ignorante, che piano piano, ha capito da Philips Noiret (Neruda), scusa, ???sai chi era Neruda?, che sempre si ha il tempo per imparare e uscire dalla mediocrit?. Dai, comincia di nuovo MC.
Vicente De Luise
Cenni di storia sui desaparecidos argentini
Si ritiene che fra il 1976 e il 1983 in Argentina, sotto il regime militare, siano scomparsi fino a 30000 dissidenti o sospettati tali (9000 accertati secondo i rapporti ufficiali del CONADEP [1]).
Si ritiene che la tecnica di sequestrare e far sparire le vittime della repressione sia stata in qualche modo ideata per perseguire due obiettivi. Innanzi tutto per evitare quanto verificatosi pochi anni prima in Cile all’indomani del golpe militare del generale Pinochet, allorquando le immagini televisive degli arresti di massa e degli oppositori ammassati negli stadi avevano fatto il giro del mondo suscitando ondate di indignazione dell’opinione pubblica mondiale. La assoluta segretezza degli arresti viceversa garant? per lungo tempo al regime militare argentino una sorta di “invisibilit?” agli occhi del mondo.
In secondo luogo la finalit? era quella di terrorizzare la popolazione soffocando cos? ogni possibile dissenso al regime. Le modalit? degli arresti (squadre non ufficiali di militari arrivavano con una Ford Falcon nera senza targa, la cui sola vista suscitava il terrore, e piombavano nelle case in piena notte sequestrando a volte intere famiglie) e l’assoluto mistero sulla sorte degli arrestati, fecero s? che le stesse famiglie delle vittime tacessero per paura, cosicch? persino nella stessa Argentina per lungo tempo il fenomeno rimase taciuto, oltre che totalmente ignorato nel resto del mondo.
Una volta arrestate, le vittime venivano rinchiuse in luoghi segreti di detenzione, senza alcun processo, quasi sempre torturate, a volte per mesi. Solo in pochi casi, dopo un processo sommario, senza alcuna reale garanzia legale, gli arrestati vennero rimessi in libert?.
Secondo alcune fonti (spesso testimonianze di militari coinvolti nell’operazione), molti desaparecidos furono sedati e lanciati nel Rio de la Plata (oggi questi omicidi sono chiamati vuelos de la muerte, voli della morte). Altri furono detenuti in campi di concentramento; un campo molto celebre fu la scuola di addestramento della Marina Militare ESMA, a Buenos Aires. Altri ancora venivano imbarcati su degli aerei militari e in seguito gettati nell’Atlantico col ventre squarciato da una coltellata affinch? i loro corpi non tornassero poi a galla. Altro episodio tristemente famoso quello che ha avuto il suo culmine nel settembre 1976, chiamato Notte delle matite spezzate, durante il quale studenti liceali, 16-17enni, che avevano dimostrato nelle strade in protesta per l’abolizione del Tesserino Studentesco che consentiva sconti sui libri di testo e sui trasporti, furono sequestrati, sottoposti ad indicibili torture e, per la maggior parte, uccisi. Molte donne partorirono mentre erano detenute; molte di esse furono uccise, e i loro figli furono illegalmente affidati in adozione a famiglie di militari o poliziotti.
Dalla restaurazione della democrazia nel 1983, le istituzioni argentine si sono a lungo adoperate per ritrovare questi bambini e restituirli alle loro famiglie. Le indagini fatte in questo senso sono state fondamentali per scoprire molte delle atrocit? commesse dal regime militare. Inoltre, tali indagini consentirono la condanna di ex funzionari del regime che, per i reati strettamente politici, erano stati prosciolti o amnistiati sulla base del loro obbligo di obbedire agli ordini all’epoca dei fatti (cosiddetta legge della “obbedienza dovuta”).
La denuncia e la scoperta degli orrori avvenuti in Argentina durante il regime militare si deve anche alla coraggiosa azione delle Madri di Plaza de Mayo, madri dei giovani desaparecidos che con una protesta pacifica, sfidando il regime, riuscirono a far conoscere alla opinione pubblica il dramma che stava avvenendo nel loro Paese.
Tuttavia, dopo le prime sentenze di condanna contro ufficiali dell’esercito, emesse sotto la presidenza Alfonsin, le successive pressioni degli ambienti militari hanno fatto s? che vi fossero numerose amnistie e, di fatto, un colpo di spugna sul periodo della dittatura.