Vince e convince il Gragnano di Malafronte. Una vittoria targata Starace.
Il Solofra fa quel che può. Decide di giocarsela anche in emergenza la squadra del presidente De Piano che tiene botta, ma il ritmo infernale che i protagonisti impongono al match mettono in evidenza le differenze tecniche a favore dei padroni di casa.
Partita chiusa al termine dei primi 30 minuti di gioco quando Mirano, doppietta per lui, Esposito, Mascolo e Starace consentono ai giallo blu di andare al riposo sul 5-1. Di Spisso la rete del momentaneo pari degli irpini.
Arriva nel momento migliore la sconfitta per i rosanero che hanno dalla loro ampi margini di crescita.
Squadre che si trovano spesso spezzate in due. Ritmo volante, errori a gogo e portieri che in alcune circostanze devono ergersi a protagonisti nell’uno contro uno.
Il Solofra quando rientra in campo dimostra che vuole crescere. Sale, pressa, ma non passa. Il Granianum svolge il compitino, rischia il giusto e affonda quando deve.
Rago si oppone quando può mentre su Starace e Ferraioli deve rassegnarsi a raccogliere il pallone dalla rete.
Sebbene il passivo sia pesante il pressing ordinato, dalla tribuna, da Iannone ai suoi porta alla rete del giovane Siano che all’esordio buca Striano.
Sebbene sia la centro di voci di mercato Starace è stato tra i migliori. Due reti e tanta sostanza.
“Tornare al palazzetto è sempre importante. I ritmi sono stati vertiginosi e abbiamo retto benissimo grazie anche al nostro preparatore Ciro Donnarumma”.
Il direttore Di Somma nell’ultimo appuntamento interno aveva affermato:”Chi sa giocare è bravo su qualunque superficie”. Il numero 9 giallo blu rilancia.
“E’ vero anche questo, ma per caratteristiche anche personali, sul parquet mi esprimo meglio e si è visto”.
Nel tourbillon di voci che lo vede protagonista Starace glissa.
“Sono un giocatore del Gragnano e faccio il mio dovere è la società a dover scegliere cosa fare per migliorare la rosa”.