Il Miseria e Nobiltà bissa il successo di sabato scorso sul campo del Cicciano e supera 6-3 il Gladiator, portandosi a quota 13 in classifica. Sammaritani che da par loro non riescono a dare continuità all’ultima vittoria sul Maleventum, con la classifica che vede la Flegrea riportarsi ad un punto di distacco ad una settimana dallo scontro diretto.
LA PARTITA – Il primo tempo è a tinte nerazzurre. Ad aprire le danze, manco a dirlo, è Mario Sorbo al 9′. Finale di frazione scoppiettante: al 25′ il pari di D’Angelo, ma prima del riposo arrivano altri due gol di Sorbo per l’1-3. Il Miseria e Nobiltà reagisce e al 30′ Verdicchio fissa il 2-3 con cui si va al giro di boa. Nella ripresa il Gladiator riesce a gestire il vantaggio per un quarto d’ora, poi i padroni di casa rompono il ghiaccio. Al 44′ e al 49′ la doppietta di Capobianco vale il sorpasso. Gli ospiti schierano il portiere di movimento e vengono puniti nei minuti finali da due reti di D’Angelo, tripletta per lui, che valgono il 6-3 finale.
“SIAMO SULLA BUONA STRADA” – Soddisfatto a fine gara il vicepresidente del Miseria e Nobiltà Lello Del Monaco: “Partita dominata, c’è stata grinta e voglia di vincere. Complimenti ai ragazzi, siamo sulla buona strada. Per la seconda partita consecutiva hanno segnato Verdicchio, Capobianco e D’Angelo, adesso c’è più feeling in fase offensiva e questo è buon segno”.
“TROPPI ERRORI IN ENTRAMBE LE FASI” – Questa l’analisi del tecnico del Gladiator Ciro Russo: “Abbiamo tenuto in pugno la partita fino a 10 minuti dalla fine. La lettura del match è molto semplice: nel primo tempo abbiamo sfruttato le palle gol, nella ripresa siamo stati troppo imprecisi e i loro primi quattro gol sono nati da nostre distrazioni, mentre chiaramente le ultime due reti non fanno testo perchè arrivate nel finale col portiere di movimento. Oggi mi trovo costretto a muovere una critica verso gli arbitri. Martedì a Punto 5 avevo sottolineato il fatto che non ci fossero più protagonisti, e così i designatori ci hanno mandato due “teletubbies”. In particolare il signor Fucci di Nola ha minacciato la panchina di ammonire un giocatore a caso qualora qualcuno si fosse alzato, e alla fine ha ammonito proprio Portente che era diffidato, dopodichè mi sono arrabbiato coi miei giocatori e mi ha cacciato credendo che ce l’avessi con lui. Per non parlare di un metro a dir poco particolare sull’assegnazione dei cartellini gialli. Tutto ciò però non giustica la sconfitta, ho premesso che abbiamo perso per imprecisione nella ripresa e per poca attenzione in fase difensiva”.