
Il Saviano non è fermo. Reduce da una stagione brillante, ma dai due volti, in cui si è vista una squadra superlativa nella prima parte, in grado di puntare anche ai playoff e risucchiata nel vortice dei playout, fino alla salvezza ottenuta all’ultima giornata. Sotto la lente d’ingrandimento l’eccellente lavoro del tecnico Andrea Centonze, arrivato in punta di piedi, capace di saper forgiare un gruppo a sua immagine e somiglianza, con grande spirito di sacrificio e voglia di emergere. Saviano è una piazza difficile per lavorare, così si diceva, ed invece niente di tutto questo. Perché se è mancata, forse, un po’ di organizzazione, il gruppo che si è creato ha trovato nella società un punto di riferimento costante, soprattutto nel diggì Luigi Ferrara e nel presidente Pasquale Napolitano. Ed è proprio quest’ultimo a spiegare le prossime mosse: “Siamo consapevoli che per migliorarci abbiamo bisogno di innesti non solo nell’organico della squadra, ma soprattutto tra i dirigenti – dice -. E il riassetto del club sarà il nostro punto di partenza. Stiamo lavorando alacremente in queste settimane per definire il tutto, ci saranno forze nuove che daranno al progetto un volto più sereno. Ovviamente ripartiremo dal tecnico Centonze e da chi ci ha consentito di disputare un ottimo campionato. Francesco Gargiulo lo potrebbe affiancare in panchina per darci una mano anche col settore giovanile. Ci muoveremo per rinforzare la squadra. Il Saviano è vivo”.