E’ arrivata l’ora di andare avanti. Il San Marco pone le basi per la prossima stagione, per dare un seguito alla fantastica cavalcata della passata stagione che si arrestò nella fatal Benevento. Il team afragolese, dopo aver sfiorato la promozione in C1, ha scelto a chi affidare la guida tecnica della squadra: si tratta di Nicola Orefice, ex allenatore della Trilem. Al momento dell’annuncio, il vice-presidente del San Marco Mimmo Laezza, lo ha definito “il top”. Il neo-allenatore degli afragolesi spiega perché ha accettato il San Marco, i suoi obiettivi, come farà giocare la propria squadra.
Cosa l’ha spinta ad accettare il progetto del San Marco?
“Laezza e Terracciano ( rispettivamente vice-presidente ed allenatore in seconda, ndr) mi seguivano da tre anni, si era creato un grandissimo rapporto d’amicizia. Ho scelto loro perché ci tenevano tantissimo, ho avuto modo di conoscere anche il gruppo che ritengo molto valido” .
Eppure sembrava tutto fatto per allenare la neonata Trilem-Casavatore. Cosa è successo?
“E’ vero, la nuova dirigenza della Trilem-Casavatore voleva che io rimanessi sulla panchina. Ho preferito andare al San Marco perché, come detto prima, mi hanno voluto a tutti i costi. Non ho visto la stessa volontà da parte della mia ex società. La determinazione della dirigenza afragolese ha fatto la differenza. Ho visto gente vogliosa di avermi, e questo ha influito tantissimo sulla mia scelta”.
Porterà con sé alcuni calcettisti?
“No, non credo. Il San Marco ha un tipo di progetto che è ben diverso dagli altri. Cerchiamo calcettisti funzionali a questo tipo di idea”.
Contaldi non andrà più allo United Colours, ed il cartellino è ancora di proprietà del San Marco.
“Ho avuto modo di conoscere Andrea, è un calcettista che può essere già di categoria superiore. Ha un enorme potenziale, ed è ancora giovane. Non conosco le sue intenzioni”.
Siamo alle porte del nuovo campionato. Chi può partire con i favori del pronostico?
“Dall’esterno si evince che tante squadre si sono rinforzate. L’anno scorso chi ha vinto il campionato ha totalizzato 53 punti ( il Futsal Sbarra, ndr), la passata stagione è stata molto equilibrata. Non è facile dare un giudizio adesso, bisognerebbe aspettare almeno il girone d’andata: in questo momento gli organici del Pomigliano e dello United Colours sono però superiori”.
Il vice-presidente Laezza l’ha definita il “top”. Come risponde?
“Non è valido , è troppo amico ( ride, ndr). Al di là del fatto che ci sono tanti allenatori bravi in circolazione, ma la vera differenza la fa la determinazione e la volontà del gruppo, non incide solo il lavoro dell’allenatore. I risultati li ho sempre ottenuti, ma questa non può essere una garanzia: non voglio fare proclami”.
Ha già in mente come far giocare il San Marco?
“Il mio modo di giocare è sempre lo stesso: pressing alto e gioco a zona, organizzazione sulle palle inattive. Voglio fare un calcio a 5 propositivo, organizzato, la partita la deve sempre fare la mia squadra. Ogni allenatore bravo deve sempre avere una propria tipologia di gioco, ed io la mia cercherò di trasmetterla ai ragazzi”.