Note stonate quelle prese troppo basse, o troppo alte, rispetto al registro che si deve tenere durante l’esecuzione di un pezzo.
Il paragone ci sembra calzante se pensiamo a come goffamente scimmiottando l’altro calcio, quello fatto di milioni, procuratori, trasmissioni ad hoc e fumosi articoli di quotidiani, si parla di ACCORDI nella nostra dimensione di futsal campano che resta, amiamo ribadirlo, AMATORIALE.
Il nostro progetto non prevede un “accordo” con un atleta, ma un “gentleman agreement”, un patto tra gentiluomini che si basa su una VALUTAZIONE socio-caratteriale che ci porta a voler inserire un ragazzo nei nostri ranghi per potergli offrire un’occasione di crescita umana, sociale, culturale.
DA NOI NON SI PARLA DI DENARO, ma di un percorso studiato su ogni singolo ragazzo, che prescinde dalle capacità calcettistiche, e che valorizza potenzialtà che tentiamo INSIEME di tradurre in fatti concreti.
Umberto Battaglia, Luigi Pullo, Ahmed Sanogo, Carmine Esposito, Francesco Sarnataro, Salvatore Scarallo, Gaetano Ruggiero, Mamadou Diallo sono esempi del nostro modo di pensare. Nessuno può credere di far parte di questa famiglia, di questo gruppo, se ha intenzione di “bussare a denari” o comunque di “tendere subito la mano” prima ancora di farsi conoscere.
Si è “UNITED” già prima di vestire la nostra casacca, noi non facciamo altro che valutare, accogliere e dare consapevolezza di questa “predestinazione”.
Investiamo sicuramente di più a tenere in piedi le nostre strutture (da fare invidia a società professionistiche) per poter offrire occasioni di diverso genere e calibrate sulle diverse esigenze dei ragazzi, piuttosto che dare 30 denari, pochi spiccioli, spingendo giovani e meno giovani verso una china ingannevole, fatta di rimborsi spacciati per INGAGGI, carità spacciata per STIPENDI.
Siamo della scuola di pensiero che preferisce insegnare all’uomo a pescare piuttosto che donargli una volta sola un pesce. Programmare, non elemosinare.
Su questo tra noi c’è pieno accordo, tutte le voci contrarie stonano con il nostro spartito e vanno a “suonare” altrove.
Alla prossima.