Il mitico Giosuè Peluso, telecronista dell’Avellino, di soprannomi per lui ne ha coniati più di uno: Batman, il muro, la saracinesca umana. Carattere forte, di quelli che non si tiene nulla e risponde a muso duro, di quelli che però in campo danno qualcosa in più del sudore. Maurizio Preziuso, 29 anni, il ritorno nell’Avellino da numero uno e lui non vede l’ora di cominciare.
Eri stato un po’ dimenticato, tanti anni nel calcio a 5, per te è l’anno delle rivincite?
Si, diciamo che questo deve essere l’anno del mio rilancio, devo ringraziare innanzitutto
mister Errico per questa chance e logicamente tutta la dirigenza del Cus avellino. Sono loro debitore.
Avellino è la tua casa…
Sono stato contattato da diverse società in questi anni, compreso quest’estate, ma ho un lupo tatuato sul cuore! Vincere qui è stupendo, è la squadra della mia città, e oramai tra Avellino five soccer e Cus avellino sono tantissimi anni che ne difendo i pali!
Che impressione di ha fatto mister Errico?
Con il mister già da avversari ci univa una stima e un’ammirazione reciproca davvero incredibile. Poi come carica lui i suoi giocatori credo che riesca a pochi, diciamo più o meno come un Serse Cosmi.
Quest’anno ci sono squadre costruite per vincere, diaciamo che avrete il vantaggio di poter giocare senza la pressione di un obiettivo importante.
Ho letto che tantissime squadre si sono rinforzate ma penso che sia sempre difficile far convivere tante prime donne in una sola squadra. Dopo soli tre giorni ti posso assicurare che abbiamo un gruppo già affiatatissimo, sembra che ci conosciamo e giochiamo insieme da anni. Facciamo in nostro cammino in silenzio e con umiltà senza montarci mai la testa e ci toglieremo penso un bel po’ di soddisfazioni.