Lucera, provincia di Foggia. Pala Canova, dove è in programma la partita tra Fuente Foggia e Futsal Barletta, valida per la seconda giornata del girone R del campionato Under 21. È il 14 ottobre.
“Mentre i nostri ragazzi erano in campo per il riscaldamento – racconta l’allenatore in seconda della Fuente Foggia, Natale Coccia – gli avversari ancora non erano arrivati”. Mancano pochi minuti alle 11, fischio d’inizio dell’incontro. “Sono tre anni che giochiamo questo campionato, ormai ci conosciamo e abbiamo i contatti con tutti i dirigenti – prosegue Coccia – per cui abbiamo chiamato la squadra avversaria che ci ha avvisato che era in ritardo”. L’arbitro, come da regolamento, comunica ai padroni di casa che può aspettare fino alle 11:30, termine ultimo per far cominciare la partita. A quell’ora si presentano tre giocatori e l’allenatore del Futsal Barletta. Si comincia, nonostante manchi più della metà della rosa: “Inizialmente i nostri avversari correvano come matti da una parte e dall’altra per cercare di tenere duro fino all’arrivo dei propri compagni, ma noi abbiamo subito detto loro che avremmo fatto melina in attesa degli altri”.
Per 12’, infatti, la Fuente Foggia gira la palla nella propria metà campo senza infierire contro l’avversario, dimostrando un grande Fair Play e un’esemplare lealtà sportiva: “Per noi è stato un gesto spontaneo – conclude Natale Coccia – anche perché, ripeto, ci conosciamo tutti e il rispetto è alla base dello sport. Anche attraverso questa filosofia, siamo arrivati fino in serie A/2”.
All’arrivo degli altri componenti del Futsal Barletta si comincia a fare sul serio. Per la cronaca la partita termina 5-2 in favore dei padroni di casa, ma questa è un’altra storia. Perché al PalaCanova, quel 14 ottobre, ha vinto il Fair Play.