Un rullo compressore, una macchina da goal che fino a questo punto del campionato ha conquistato 13 vittorie nelle 14 giornate disputate, un team che punta senza mezze misure al salto di categoria: l’Atletico Macerone è una delle squadre più in forma di tutta la Serie D.
Per vincere il torneo e conquistare la promozione diretta, però, la formazione sansebastianese dovrà battere la concorrenza dell’Atletico Sorrento, che insieme ai biancoazzurri occupa la prima posizione in classifica con 9 lunghezze di vantaggio sul Real Agerola, prima inseguitrice del tandem di testa.
Una delle colonne portanti della compagine vesuviana è mister Pietro Antelmi, ex portiere del Real Macerone con il quale è riuscito a disputare diversi campionati di Serie B e C1. Dopo aver condotto il Cercola Millennio in C2, dallo scorso anno siede sulla panchina dell’equipe del quartiere Macerone, con la voglia di regalare un successo importante alla propria gente.
Dopo l’ennesimo colpo esterno contro il Real Gragnano, siete sempre più convinti di poter trionfare al termine del campionato?
“E’ statisticamente provato che se vinceremo tutte le gare fino a fine aprile, saremo noi ad aggiudicarci il titolo di campioni. Pensiamo ad una gara per volta: tutti vogliono batterci, nessuno ci regalerà niente”.
Quali insidie nasconde il prossimo match contro lo Stabia?
“E’una squadra temibile. Attualmente occupano il quinto posto, vorranno accaparrarsi punti importanti in ottica play-off. Dobbiamo affrontarli con attenzione e rispetto, non possiamo permetterci cali di concentrazione”.
Qual è il vostro segreto?
“Senza dubbio l’amore per la nostra maglia e questo magnifico sport. Nessuno percepisce uno stipendio, si gioca solo per passione. Questa è la nostra arma in più. Il denaro non c’interessa: ci battiamo solo per il senso di appartenenza al territorio”.
Cosa l’ha impressionata dell’Atletico Sorrento, vostra principale antagonista?
“I costieri hanno costruito una rosa forte e completa, con calcettisti di categoria superiore. La mano del loro trainer si vede: hanno un gioco ben definito, fatto di ripartenze letali e grande organizzazione. Meritano di condividere con noi la cima della graduatoria”.
Il suo saluto ai tifosi?
“Sono straordinari, il loro apporto è incredibile. Spero che sempre più gente accorra al PalaWojtyla per seguirci nelle gare interne. Il nostro è un tifo correttissimo: di questo ne siamo più che fieri”.