Per il secondo anno consecutivo la Traiconet raggiunge la piazza d’onore del campionato di serie C1. Un risultato che, rispetto allo scorso anno quando i montesi furono costruiti per ammazzare il campionato, rappresenta una grossa soddisfazione per una squadra partita con determinate ambizioni ma che poi ha dovuto ridimensionarsi, almeno sulla carta. Ad inizio campionato la rosa a disposizione di mister Gatti era forse la più attrezzata del torneo ma i risultati non arrivavano, poi la rivoluzione nel mercato di dicembre con l’arrivo di nomi meno altisonanti e la Traiconet ha cominciato a viaggiare spedita verso le zone alte, guidando per distacco la classifica del girone di ritorno. Carmine Gatti, ospite a Punto 5, analizza così la stagione: “Siamo felici perché abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Negli sport di squadra, quando non si formano il gruppo e la sinergia tra tutte le componenti non si va da nessuna parte. Nella prima metà di stagione abbiamo avuto problemi di questo tipo e, inutile negarlo, anche societari. Siamo stati poi fortunati a trovare nei ragazzi che già erano stati col presidente Longobardo calcettisti vogliosi di riscatto e di fare bene. Li ringrazio per questo risultato, che gratifica il lavoro dei presidenti Longobardo e Schiano Di Cola che tengono tanto a questa squadra”. La Traiconet è proiettata verso i playoff, che disputerà in casa visto il piazzamento in campionato. C’è l’ipotesi di saltare la semifinale contro la Flegrea grazie alla regola dei 10 punti, nel caso in cui i cugini dovessero perdere a Sant’Egidio e Morra e soci oggi batteranno il Nocera: “Sicuramente speriamo di balzare direttamente in finale – sostiene Gatti -. In ogni caso conosciamo bene la Flegrea. E’ una buona squadra, che merita i punti che ha in classifica. Fanno una pressione forsennata e cercheremo di adottare le giuste contromisure”. Il campo di Monte di Procida è molto più piccolo rispetto a quello di Monteruscello: “A dire la verità ci siamo abituati a quelle dimensioni, infatti sabato scorso a Solofra abbiamo sofferto su un campo molto grande. Resto comunque dell’idea che su campi così piccoli non si possa giocare a calcio a 5”.