Ospite martedì sera a Punto 5, il dg del Cus Avellino Emilio Lanzetta ha rilasciato alcune dichiarazioni. A salvezza acquisita, il dirigente irpino traccia il suo bilancio sul campionato: “Quest’anno non si poteva fare di più. Il livello del girone era molto alto e non abbiamo avuto vari problemi: con la prima guida tecnica non si è creato il gruppo, il calendario iniziale non ci ha favoriti e poi le vicissitudini legate all’emergenza neve hanno inciso molto sui nostri risultati, visto che non ci siamo allenati per venti giorni e che ci siamo trovati in una struttura, quella di Pratola Serra, molto bella ma con una superficie non adatta al calcio a 5”. Capitolo Preziuso. L’estremo difensore ha annunciato il ritiro a fine stagione: “E’ una scelta sua – dice Lanzetta – ma non è detto che non ci ripensi. Non se la sente più per motivi di lavoro e fisici, ma ha 29 anni e noi speriamo che faccia un passo indietro”. Ad obiettivo raggiunto, si guarda al futuro. Non è da escludere l’ipotesi di una fusione col Valle Orazio Montoro, formazione di serie D guidata da Giosuè Peluso in testa al proprio girone che annovera tanti giovani ex Cus: “Gli abbiamo girato due ragazzi in prestito – conferma Lanzetta – ed altri a titolo definitivo. E’ ancora presto per parlarne, ma sicuramente io sono aperto a sinergie e penso che non abbia senso avere due squadre ad Avellino tra C1 e C2”. Questione tecnico. Pino Carbone quest’anno è tornato per la grande amicizia che lo lega al club dopo aver lasciato prima dell’inizio dello scorso campionato per motivi personali, si potrebbe dunque pensare che la sua permanenza non sia certa e che papabili sostituti potrebbero essere Genny Venezia, 40enne capitano biancoverde o, ipotesi alquanto suggestiva, Giosuè Peluso, allenatore del Valle: “Sono tre nomi di persone che stimo – sostiene Lanzetta -. Una squadra va costruita dalle fondamenta e credo che la scelta dell’allenatore venga dopo. Venezia? Penso che vorrà giocare ancora per un altro anno perchè fisicamente sta bene ed ha ancora la voglia di un ragazzino”.