ACERRA. A parlare nella settimana che porta al match che potrebbe riaprire o chiudere definitivamente il campionato è Giovanni Dentino, vero e proprio trascinatore nel match casalingo con il Limatola con una cinquina: “Era da tempo che sognavo questa partita, avrei preferito arrivarci a meno sei, potenziale meno tre dato il nostro turno di riposo già scontato, ma va bene lo stesso. Certo magari se a Cicciano avessimo dato tutti il 101% forse l’esito sarebbe stato diverso ma va detto pure che quel pomeriggio era torrido e parecchi miei compagni hanno sofferto la giornata quasi estiva. Fortunatamente domenica scorsa, complice anche l’orario serale, la temperatura era ideale per favorire lo spettacolo e così è stato: ci siamo rimessi in carreggiata nella maniera più idonea. È stato un importante segnale psicologico lanciato ai nostri avversari: ci siamo, abbiamo una voglia matta di lottare, combattere e vincere. Lo dimostreremo a partire da Maddaloni, faremo l’impossibile per tornare a casa con i tre punti; anche perché loro possono giocare con il primato già in tasca al di là del risultato di sabato. Se dovesse finire come ci auguriamo il sabato seguente ci prepariamo in massa per andare a tifare gli amici – concittadini del Limatola.” “Teminetor” Dentino è chiaro per lui esiste un solo obiettivo: la vittoria! E a proposito di vittorie ecco il suo pensiero circa la cinquina rifilata al Limatola: “Vorrei sottolineare che senza l’aiuto dei miei compagni, su tutti Scaniglia, non sarei mai riuscito nell’impresa di realizzare una cinquina per questo è a loro che vanno il mio ringraziamento, invece la dedica spetta di diritto in primis al mio amico fraterno, nonché compagno di squadra, Lucio Trocchia fermo da tempo ai box a causa della pubalgia con l’augurio che possa tornare presto a combattere al mio fianco: senza di lui mi sento incompleto! In seconda istanza mi sento di dedicarla a Davide Esposito e a Giovanni D’Antò fermi da tempo ai box e costretti a finire la stagione anzi tempo.” Il talentuoso esterno acerrano si conceda dai microfoni tornando a parlare del big match di sabato: “Sappiamo bene che loro sono galvanizzati e viaggiano sulle ali dell’entusiasmo e perlopiù si sono guadagnati l’appellativo di squadra da battere a suon di vittorie e vorranno continuare con questo trend anche per riscattarsi dalla cocente sconfitta condita da una vera e propria lezione di calcio dell’andata. Cioè non mi fa paura perché la mia mentalità e quella della squadra è di andare su qualsiasi campo ed imporre il nostro ritmo e vincere, mi auspico che ciò possa verificarsi anche a Maddaloni.”